Venezia 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - 28/8>7/9 2013
VENEZIA RELOADED
LA MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIÙ LONGEVA DEL MONDO APRE AL DOCUMENTARIO E CONFIDA NEI GIOVANI AUTORI
L’unico modo per superare una crisi è il cambiamento. È questa la sfida che si è trovato a raccogliere Alberto Barbera lo scorso anno, quando è stato chiamato a ricoprire nuovamente il ruolo di direttore artistico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Suo obiettivo è rilanciare il Festival, dando spazio a giovani emergenti e ad insolite forme di linguaggio.
Nel compilare la playlist dei titoli proposti quest’anno, si è cercato di tener conto della crescente frammentazione e schizofrenia che sembra caratterizzare l’universo delle immagini in movimento, sempre più contrapposte per modalità produttive, incoerenza dei modelli spettacolari di riferimento, esplorazioni delle nuove potenzialità offerte dalle tecnologie digitali, aperte alla sperimentazione delle inedite piattaforme distributive e promozionali.*
Per festeggiare la 70° edizione, si prospetta dunque un programma audace, ricco di novità. Nel giorno di apertura, il 28 agosto, verrà presentato “Venezia 70 – Future Reloaded”, un progetto speciale di 70 brevi cortometraggi realizzati da molti dei più interessanti registi della nostra epoca, sia nomi affermati come Bernardo Bertolucci, Claire Denis, Ermanno Olmi e Kim Ki-Duk, sia nuovi autori come Pablo Larrain, Salvatore Mereu e Pietro Marcello.
Il più importante cambiamento che si prospetta è la scelta di inserire due documentari nella Selezione Ufficiale dei film in concorso: The Unknown Known di Errol Morris e Sacro Gra di Gianfranco Rosi saranno infatti in gara per il Leone d’Oro; Venezia si accinge finalmente a riconoscere al documentario un ruolo di primo piano, come già altri festival minori hanno fatto negli ultimi anni – a Locarno per esempio nel 2012 è stato presentato Leviathan di Lucien Castaing-Taylor e Verena Paravel in concorso.
Un’altra scelta importante è quella di dare spazio a giovani registi, dando loro l’opportunità di partecipare alla competizione principale. La drammaturga e regista teatrale Emma Dante presenta la sua opera prima Via Castellana Bandiera, mentre il texano David Gordon Green (Pineapple Express) concorre con Joe. James Franco torna al Lido per la seconda volta in veste di regista (aveva presentato al festival nel 2011 Sal nella sezione Orizzonti) con il film Child of God, tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy. Accanto ai registi più giovani, i selezionatori di Venezia hanno scelto i nuovi lavori di autori affermati, come Terry Gilliam, Amos Gitai, Philippe Garrel, Hayao Miyazaki e Gianni Amelio.
Concorrono invece nella sezione Orizzonti i film che rappresentano maggiormente le nuove correnti del cinema mondiale. Tra i nomi più interessanti ci sono Gia Coppola – nipote di Francis, classe 1987 –, che presenta la sua opera prima Palo Alto; Andrea Segre, che torna a Venezia dopo Io Sono Li con il suo nuovo lungometraggio La prima neve; il produttore Uberto Pasolini, che si pone per la seconda volta dietro la macchina da presa per dirigere Still Life; Alessandro Rossetto, che mostra la sua opera prima Piccola Patria. Sempre in questa sezione vengono presentati una serie di cortometraggi, che concorrono per il Premio Orizzonti per il Miglior Cortometraggio. Come lo scorso anno, sarà possibile visionare in streaming alcuni dei film di questa sezione acquistando un biglietto al sito www.boxol.it/biennalecinema.
È molto ricca anche la sezione del festival Fuori Concorso. Oltre all’atteso Gravity 3D di Alfonso Cuarόn, che sarà il film di apertura del Festival, saranno presentati le ultime pellicole di Kim Ki-Duk, Patrice Leconte, Edgar Reitz, Frederick Wiseman, Andrzej Wajda.
Lo spazio per i giovani talenti non si esaurisce qui. Barbera ha riservato infatti una sezione alle opere prime realizzate grazie al progetto Biennale College – Cinema, un laboratorio di alta formazione per giovani filmmakers promosso dal festival in partnership con Gucci.
La Mostra del Cinema più longeva del mondo è inoltre arricchita dalla presenza sempre più consistente di due sezioni autonome, la Settimana Internazionale della Critica e le Giornate degli Autori. La prima è una rassegna di sette opere prime, tra cui il film d’animazione L’arte della felicità di Alessandro Rak, la commedia Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto, la pellicola prodotta da Ryan Gosling White Shadow di Noaz Deshe e quella prodotta dai fratelli Larrain Las Niñas Quispe di Sebastian Sepulveda.
Alle Giornate degli Autori, infine, tra le numerose anteprime verranno presentati La Classe di Daniele Gaglianone e il cortometraggio The Abramovi Method di Giada Colagrande. Faranno certamente discutere i film Kill your Darlings di John Kronidas e Gerontophilia di Bruce Labruce.
Non resta che attendere l’inizio di questa nuova edizione del Festival, che si preannuncia brillante e ricca di sorprese, confidando che i progetti di rinnovamento di Barbera soddisfino critica e pubblico e rilancino la più importante manifestazione d’arte cinematografica italiana.
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* Intervento di Alberto Barbera http://www.labiennale.org/it/cinema/70-mostra/70/barbera.html
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