A “The Abramovic Method”. La Performance Artist Più celebrata al mondo sbarca al lido per presentare l'ultimo cortometraggio di Giada Colagrande

“The Abramovic Method”. La Performance Artist Più celebrata al mondo sbarca al lido per presentare l'ultimo cortometraggio di Giada Colagrande

Si è resa protagonista indiscussa della terza giornata di festival la performance artist più celebre al mondo. Marina Abramović ha infatti introdotto il cortometraggio "The Abramović Method" diretto da Giada Colagrande, una giovane e promettente regista, che già nel 2012 aveva documentato lo spettacolo teatrale "Bob Wilson's Life and Death of Marina Abramović", presentato alle Giornate degli Autori del Lido.

Grazie agli sviluppi del suo percorso intellettivo, l'artista serba ha brevettato lo scorso anno un metodo per rendere il pubblico protagonista dell'opera d'arte stessa. Milano ha ospitato questo primo esperimento in una mostra presso il Padiglione d'Arte Contemporanea, dove il pubblico ha potuto sperimentare l’ambizioso progetto dai risultati molto curiosi.

Giada Colagrande ha voluto raccogliere le testimonianze delle persone che per prime hanno testato il metodo, attraverso una serie di interviste avvenute subito dopo la sperimentazione. Il primo obiettivo di Marina Abramović – come si evince dal breve cortometraggio – è quello di creare una connessione tra l’uomo e la natura, attraverso l’uso di materiali come legno, quarzo, magneti: solo in questo modo l’uomo può infatti trovare un contatto con se stesso e vivere al meglio ciò che l’artista definisce here and now, il qui e l’ora. Il Presente è infatti l’unica forma di realtà che noi possediamo, perché il tempo non esiste.

Quando la persona che sta sperimentando il metodo raggiunge questa connessione con se stessa e la natura circostante, allora potrà avvertire i movimenti interni al proprio corpo, come il battito cardiaco, ed avere una forte percezione di quello che è. È dunque una sorta di effetto meditativo che l’artista sta portando avanti.

Il cortometraggio di Giada Colagrande permette la diffusione del metodo e cerca di far rivivere la stessa esperienza anche al pubblico della sala. Marina Abramović ha infatti voluto che le poltrone della sala fossero sostituite da sedie sdraio bianche e che ogni spettatore indossasse un camice bianco del Marina Abramović Institute.

La performance è stata presentata presso la Villa degli Autori al Lido di Venezia, accompagnata da un delizioso cocktail party organizzato dalla Fondazione Furla, a cui ha partecipato, tra gli altri ospiti, Willem Dafoe.

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