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R Recensione

6/10

Cenerentola regia di Clyde Geronimi

Animazione
recensione di Alessandro Giovannini

Una giovane di bell'aspetto e di ricca famiglia vede la sua vita cambiare completamente a seguito delle seconde nozze del padre e della morte di quest'ultimo. Soprannominata Cenerentola dalla perfida matrigna che la relega nella torre della magione e la riduce a sguattera per lei e le sorellastre, la ragazza ha come unici amici topini ed uccellini, e sogna un futuro diverso. L'occasione sembra arrivare in occasione di un grande ballo organizzato dal re al palazzo affinché il principe suo figlio possa trovare una damigella a cui chiedere la mano. Ovviamente a Cenerentola è negato subdolamente il permesso di andare al ballo, ma mentre si dispera accorre in suo aiuto la fata Smemorina che, impietositasi, le concede di apparire come una splendida principessa fino a mezzanotte. Cenerentola va quindi al castello ed il principe si innamora di lei. Mentre se ne sta andando, prima che l'incantesimo svanisca, la ragazza perde una scarpetta di cristallo. Il giorno seguente il re dà ordine che tutto il villaggio sia setacciato in cerca della ragazza cui appartiene quella scarpetta. Riuscirà Cenerentola a coronare il suo sogno d'amore?

Fate conto che la parentesi mediocre degli anni precedenti non si sia mai verificata, e che l'ultimo film Disney sia stato Bambi: avrete così l'impressione di una continuità artistica mai interrottasi, che scaturisce in questo film forte e determinata. Cenerentola ha richiesto una lavorazione scrupolosa che ha comportato la direzione di un film parallelo in live action su cui basare poi la trasposizione in disegni animati. Il personaggio di Cenerentola è stato interpretato dalla modella Helene Stanley (che ha funto da base anche per la Bella Addormentata ed il personaggio di Anita Radcliff ne La carica dei 101).

Il disegno è preciso e dettagliato, l'azione si compone di una serie di gag da cinema comico per quanto riguarda i personaggi animali (gli inseguimenti fra il gatto ed i topi) e da fiaba classica per quel che concerne i personaggi umani. La sceneggiatura non riserva molte sorprese (anche perché è tratta dalla fiaba omonima), e come spesso accade la protagonista è una persona oppressa e sognatrice che grazie alla forza di volontà, a quella dell'amore e ad un aiuto esterno riesce a coronare i suoi desideri.

La visione è accompagnata da un'indimenticabile colonna sonora che vanta pezzi memorabili come" Bibbidi-Bobbidi-Boo" e" I sogni son desideri di felicità" (A Dream Is a Wish Your Heart Makes), entrati nell'immaginario collettivo.

Da vedere.

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Voto degli utenti: 7,3/10 in media su 3 voti.
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