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6/10

Lilli e il Vagabondo regia di Clyde Geronimi

Animazione
recensione di Alessandro Giovannini

Lilli è una cocker allevata da una famiglia benestante. Biagio è un bastardo vagabondo che vive di espedienti. Lilli ha come amici dei cani rispettabili, che vivono con lei nei quartieri benestanti. Biagio ha come amici cani randagi della peggior risma. I due sono destinati ad incontrarsi ed innamorarsi, ma svariate difficoltà rischieranno di dividerli.

Primo film d'animazione realizzato in CinemaScope (tecnica di ripresa con lenti anamorfiche che permetteva una resa panoramica una volta proiettata l'immagine sul grande schermo), questo Classico Disney è una storia romantica ed avventurosa ambientata nel nostro mondo, ma avente per protagonisti animali antropomorfi. Le figure umane sono relegate in secondo piano, mentre la pellicola si concentra sulla descrizione del mondo canino, un mondo pieno di problemi tanto quanto il nostro!

Il disegno raggiunge livelli splendidi nelle movenze dei cani e nella loro caratterizzazione (figurano innumerevoli razze diverse). Alcuni momenti assurdi (la famosa scena della cena al lume di candela presso il ristorante italiano) sono poetici e memorabili, anche grazie alla colonna sonora estremamente enfatica. Siccome la sceneggiatura non offre sorprese di sorta, il lavoro di scrittura è incentrato sul profilo caratteriale dei nostri amici a quattro zampe: alla compostezza aristocratica di Lilli si contrappone la gigioneria scapestrata di Biagio e la semplice rozzezza dei suoi amici di strada.

Dato il successo del film i suoi personaggi figurano con brevi comparsate in alcuni Classici successivi, ed in generale le figure canine torneranno molto spesso nei Classici e con più frequenza di quelle feline, che peraltro sovente sono negative (come i perfidi siamesi di questo film).

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Voto degli utenti: 9/10 in media su 2 voti.
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