Hercules regia di Ron Clements, John Musker
AnimazioneHercules, figlio di Zeus ma non dio per colpa di Ade, vive sulla terra ignaro delle sue origini, allevato da una coppia di contadini. Scoperte le sue vere origini, inizia l'apprendistato per diventare Eroe, sotto la supervisione del maestro Fil(ottete). Dovrà scontrarsi con il perfido (ma simpatico) Ade, che gli manda contro bestie di ogni tipo, e conquistare il cuore della bella Meg(ara).
L'affiatata coppia di registi autrice di Aladdin e La Sirenetta realizza un nuovo Classico, ispirandosi alla mitologia greca (con molte libere interpretazioni). Stupendo a livello visivo, questo Classico non vendette bene quanto alcuni successi precedenti ("solo" 250 milioni di dollari il botteghino mondiale, contro i 950 de Il Re Leone, i 504 di Aladdin e i 424 de La Bella e la Bestia), eppure è uno dei più validi film sulla mitologia greca fatti a Hollywood (se pensiamo ai recenti esempi quali 300, Scontro tra Titani o Immortals): sebbene il tutto sia estremamente ritoccato per esigenze di spettacolo il film non snatura troppo i personaggi, e quando lo fa è con un intento giocoso che riflette la creatività dei disegnatori e degli sceneggiatori, alle prese con una quantità di materiale talmente vasta da cui poter attingere da perdercisi. Invece tutto fila: la storia è divertente e varia, i personaggi ben caratterizzati e meno prevedibili del solito (mai la Disney si era cimentata con il mondo dell'antica Grecia, se non per un frammento di Fantasia), le musiche rockeggianti ben si adattano al tono scanzonato della narrazione, e gli effetti speciali fanno il loro dovere.
Forse le tematiche guerresche hanno tenuto lontano un pubblico di giovanissimi, ed in effetti la violenza c'è, anche se rappresentata in modo mai eccessivo.
Gradevole.
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