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R Recensione

7/10

Aladdin regia di Ron Clements, John Musker

Animazione
recensione di Alessandro Giovannini

La leggenda di Aladdin, straccione che vive di espedienti assieme alla scimmietta Abu, e di Jasmine, principessa che sogna di fuggire da palazzo e vivere a modo suo. Jafar, malvagio visir, sfrutta il primo per arrivare alla seconda attraverso la conquista del potere. Ma grazie al fidato Genio della lampada, Aladdin sarà in grado di affrontare il temibile avversario e mirare al cuore della principessa.

Ancor prima di elogiare la perfetta realizzazione tecnica dell'opera non si può non constatare che Aladdin sia uno dei protagonisti più simpatici ed azzeccati di tutta la produzione Disney. Sarà anche merito del setting così inusuale per la serie dei Classici, di una sceneggiatura avvincente che riporta alla mente miti antichi e favole perdute (ma aggiornate alla più moderna canonicità dei film d'azione e con una sana dose di umorismo) e di musiche ispirate, ma la caratterizzazione dei personaggi è forse il fiore all'occhiello di questo film, a cominciare dal perfido Jafar, uno dei villains più riusciti del mondo Disney, crudele e spietato eppure simpatico a suo modo. La CGI permette la realizzazione di sequenze a dir poco stupefacenti (il volo attorno al mondo a bordo del tappeto volante, la fuga dalla Caverna delle Meraviglie), ma non è il fine: è anzi il mezzo che dà vita alle notevoli intuizioni visive dei disegnatori, che dipingono un Oriente misterioso, sensuale e magico, per poi sbizzarrirsi nelle spettacolari fantasie nonsense del Genio, altro personaggio formidabile, e nelle sue frequenti gag che rendono la visione divertentissima. A livello di puro intrattenimento è uno dei vertici della serie; cercarvi particolari significati è invece abbastanza superfluo, a parte la solita volontà di emancipazione della principessa e la volontà di auto-affermazione del protagonista.

V Voti

Voto degli utenti: 8,3/10 in media su 4 voti.
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