A «I scream, you scream, we all scream for ice cream» - Monografia su Jim Jarmusch

«I scream, you scream, we all scream for ice cream» - Monografia su Jim Jarmusch

Jim Jarmusch è un regista che pur avendo raggiunto una certa notorietà si è sempre mantenuto vicino al cinema underground americano, mettendo in mostra con uno stile assai particolare aspetti meno noti della società americana degli anni ’80 e ’90; pur ambientando gran parte delle sue storia in epoca contemporanea (a parte Dead man e Ghost dog) egli ha più volte utilizzato il bianco e nero, contribuendo così a dare un carattere di indeterminatezza e di sospensione temporale e ad accomunare luoghi lontani tra loro come se fossero unica espressione del carattere dei protagonisti e dell’anonimato delle loro vite. Le sue opere sono infatti delle surreali istantanee della realtà che ci circonda e mantengono una struttura a sketch che rende ogni singola narrazione a sé stante. Questa caratteristica è presente sia nei film a episodi Coffee and cigarettes e Taxisti di notte che nelle storie con un contenuto organico come l’opera prima Stranger than paradise e, in modo meno marcato, anche nei successivi Dead man e Broken flowers.

Stranger than paradise è un film emblematico per quel che riguarda le tematiche affrontate da Jarmusch: Quest’opera prende spunto dalla descrizione di alcuni momenti della quotidianità per mostrare l’assoluta apatia del protagonista del film che, dopo essere fuggito dall’Ungheria inseguendo il sogno americano, si ritrova a condurre un’esistenza vuota nei sobborghi di New York. In questo film Jarmusch utilizza uno stile descrittivo particolare, inserendo brevi dialoghi che rimangono sospesi nel tempo ma che nell’insieme provocano nello spettatore un senso di noia e indifferenza in una sorta di indeterminatezza che mostra i tre personaggi principali come i prodotti e allo stesso tempo i rifiuti da non mostrare di una società fortemente edonistica.

Taxisti di notte e Coffee and cigarettes sono due film a episodi che fotografano due classici momenti di pseudo sosta della nostra epoca, ovvero il viaggio in taxi e il momento del caffè e della sigaretta. Taxisti di notte è un’immagine notturna di cinque diverse città durante una stessa notte di inizio degli anni novanta ed è fondamentalmente basato sul melting pot tra diversi popoli che mette in contatto soggetti estremamente diversi, come avviene nel secondo e più divertente episodio ambientato a New York che vede protagonisti un inesperto taxista immigrato dall’est  Europa e un ragazzo di colore abitante nel ghetto. In quest’opera Jarmusch descrive con ironia e leggerezza anche alcune situazioni estremamente dolorose, come quella degli amici abitanti a Helsinki o dell’abilissima ragazza cieca che ridicolizza lo spaesato taxista africano nell’episodio di Parigi. In Coffee and cigarettes  invece Jarmusch utilizza uno stile descrittivo decisamente più surreale, soprattutto in alcuni episodi come quello dei due musicisti interpretati da Iggy Pop e Tom Waits o dei ragazzi africani che litigano perché non sanno perché si sono incontrati. Altri episodi sono invece fortemente paradossali come quello basato sui due anziani signori che parlano degli effetti nocivi del caffè e delle sigarette proprio mentre bevono o fumano.

Il cinema di Jarmusch non vuole essere portatore di una morale o di un messaggio particolare ma rappresenta semplicemente l’epoca in cui viviamo, senza porsi nella posizione di dare risposte; non a caso molti suoi film hanno un finale aperto o una vera e propria non conclusione che permette allo spettatore di ricordare l’opera soprattutto per il suo significato complessivo. I film del regista di origine tedesca potrebbero durare in eterno proprio perché rappresentano il flusso dell’esistenza di individui che si trovano molto spesso in balia di diversi eventi che appaiono ciclici, come viene mostrato in Stranger than paradise o in Daunbailò in cui non si sa quale sarà la fine dei due personaggi più scapestrati interpretati da John Lurie e Tom Waits dopo che prendono la via del bosco: in quest’opera avviene una separazione tra i destini di quest’ultimi e quello di Roberto,  personaggio più ingenuo ed estraneo al modo di essere degli altri due, che sarà l’unico a trovare una sorta di redenzione fermandosi con l’amata Nicoletta in una fiabesca casetta in mezzo al bosco. Anche l’ultimo film Broken Flowers rimane sospeso, lasciando allo spettatore il dubbio sul riconoscimento da parte di Don del proprio figlio, che tutto sommato appare come un fatto secondario rispetto allo scorrere dell’opera basata sulla diversità dei destini del protagonista e dei diversi personaggi femminili, accumunate dalla relazione con l’ormai attempato personaggio interpretato da Bill Murray. In tutti gli incontri è presente una sorta di malinconia, tipica di chi si rivede dopo tanto tempo senza molto da dire se non ricordare con nostalgia un passato che oramai non c’è più. Jarmusch sceglie di creare un rapporto amicale tra due personaggi agli antipodi: Don, a cui non manca nulla e che si lascia attraversare da una vita senza più stimoli e Winston che fa tre lavori per tirare avanti, ha una miriade di figli, programma itinerari altrui con il computer, si fa le canne e con la sua semplicità rappresenta la voglia di vivere che nessuno degli altri personaggi del film sembra realmente avere.

Anche i rapporti di amicizia sembrano basati su una sorta di non conoscenza reciproca: malgrado l’affetto che li lega, Winston dimostra di conoscere assai poco della vita e dei desideri di Don in Broken Flowers e allo stesso modo i personaggi principali di Stranger than paradise, pur avendo un rapporto di complicità alla base del loro successo come truffatori, non sembrano essere in grado di condividere molte cose nonostante trascorrano molto tempo insieme; partendo dalla descrizione dei rapporti amicali Jarmusch descrive la sua epoca evidenziando l’incomunicabilità di fondo che caratterizza le relazioni interpersonali e l’incapacità di approfondire la conoscenza con le persone che si incontrano nella quotidianità. Anche nel racconto delle sventure dei diversi amici dell’episodio dedicato ad Helsinki in Taxisti di notte c’è una sorta di scoperta tra i tre amici che solo alla fine si rendono conto delle sventure altrui che fino a quel momento erano state nascoste dall’alcol e da discorsi stereotipati.

Una tipologia di rapporto presente in diversi film del cineasta di Akron è  l’incontro casuale tra persone con percorsi di vita estremamente diversi tra loro e che si trovano casualmente a condividere un momento della loro vita, come accade episodi di Los Angeles, New York e Parigi all’interno di Taxisti di notte, Daunbailò e nei primi due episodi di Coffee and cigarettes che vedono come protagonisti Roberto Benigni (in Strano conoscersi) e Steve Buscemi (in Gemelli). L’opera in cui questa caratteristica viene mostrata maggiormente è lo strampalato western Dead man, basato prevalentemente sull’incontro tra William Blake e Nessuno. Entrambi sono personaggi anomali all’epoca e al contesto in cui si trovano e, in duo modi diversi, sono stati entrambi ripudiati dal gruppo sociale di appartenenza. Rientra nella logica dei fatti quindi la reciproca simpatia, nonostante Nessuno rimanga bene o male sempre lo stesso in tutto il corso dell’opera mentre il personaggio interpretato da Johnny Depp si trasforma da tranquillo e intimidito contabile ad assassino senza scrupoli adattandosi a un ambiente basato sulla logica del più forte. In tutti gli incontri narrati da Jarmusch prevale però l’aspetto conoscitivo e una sorta di empatia tra i diversi personaggi che si trovano ad essere simpaticamente arricchiti dal contatto con l’altro, quasi a voler privilegiare il fatto che nonostante le differenze condividiamo tutti lo stesso destino e siamo parte della stessa umanità.

Va inoltre evidenziato l’importante ruolo della colonna sonora e della musica come evidenziato  in Mystery train in cui musica e cinema si intrecciano sia come arte che come stile di vita. Jarmusch non ha mai nascosto il suo apprezzamento per il mondo della musica e infatti spesso nei suoi film hanno recitato alcuni tra i migliori rocker contemporanei come Iggy Pop, Joe Strummer e Tom Waits oltre al fido John Lurie, protagonista e autore della colonna sonora di Stranger than paradise e  Daunbailò. Oltre a loro diversi altri grandi attori del cinema hollywoodiano e non hanno preso parte alle opere del regista come Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Steve Buscemi, Winona Rider, Johnny Depp, Robert Mitchium, Cate Blanchett, Bill Murray, Sharon Stone, Cristopher McDonald.

Le opere del regista di Akron si sono diffuse in tutto il mondo, fin dal primo Stranger than paradise che ha ottenuto un ottimo successo al festival di Cannes del 1984 e ha vinto il premio come miglior film esordiente al festival di Locarno dello stesso anno. I caratteri non convenzionali delle sue opere gli hanno impedito ulteriori riconoscimenti ma nonostante questo Jarmusch è senza dubbio uno dei registi contemporanei più originali e più apprezzati in America e in Europa.

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