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8/10

Il Truffacuori regia di Pascal Chaumeil

Commedia
recensione di Fulvia Massimi

Alex Lippi spezza coppie (ma non cuori) per professione, salvando donne “infelici ma che non lo ammettono” da un gramo destino. Sedurre la viziatissima Juliette a un passo dall’altare sarà la più ardua delle sue imprese.

 

Dopo vent’anni di lavori per la tv e aiuto-regia (anche al fianco di Luc Besson), Pascal Chaumeil approda sul grande schermo con una rom-com dal ritmo pressochè perfetto, ispirata ai grandi classici della commedia sentimentale americana (Wilder, Capra, Cukor) e interpretata da una coppia di attori splendidamente assortita.

Lanciato dal babelico L’Appartamento Spagnolo, Romain Duris – candidato ai Satellite Awards 2010 come miglior attore in un film commedia o musicale – si reinventa in un’inedita veste comica, indossata con la stessa disinvoltura con cui porta i completi “da cafone” del poliedrico seduttore Alex Lippi. Trasformista, camaleontico, pronto a tutto pur di portare a termine la propria missione, Alex è lo 007 del corteggiamento: forse un po’ ripetitivo (la sua formula standard di capitolazione non cambia di una virgola) eppure assolutamente efficace, il migliore nel suo campo. Affiancato dalla sorella Mélanie (Julie Ferrier) e dal cognato Marc (François Damiens ) non ha mai fallito un colpo.

Eppure la sua ultima preda gli dà filo da torcere. Bella, intelligente, volitiva e apparentemente innamorata del suo uomo (l’Andrew Lincoln di The Walking Dead, la cui espressività non è poi molto diversa da quella sfoggiata nell’uccidere zombie), Juliette non si lascia incantare da qualche frasetta sdolcinata e da un paio di lacrime (finte): con lei Alex, body-guard improvvisato, dovrà sfoggiare tutto il suo repertorio. E anche di più.

“Seduzione senza esclusione di colpi” è il motto dei tre spezza-coppie e ad Alex nulla è risparmiato: inseguimenti, automobilistici, forchettate, nasi rotti, indottrinamento musicale e danzerino (già cult la citazione di Dirty Dancing), tutto pur di far capitolare l’unica donna di cui potrebbe infine innamorarsi sul serio.

Laurent Zeitoun, Jeremy Doner e Yohan Gromb firmano una sceneggiatura solidissima e calibrata con la precisione di un orologio, perfetta nel miscelare il dinamismo comico della seduzione e la distensione sentimentale dell’innamoramento. L’intreccio è classico e il finale scontato ma la romantic comedy è anche questo: aspettative mai disattese e quel pizzico di prevedibilità senza cui i generi cinematografici non potrebbero esistere. Si potrebbe quasi azzardare che la commedia romantica sia la tragedia greca della moderna cultura dello spettacolo: non si va a vedere cosa ci racconterà ma come lo farà.

E Il Truffacuori (del titolo originale, L'arnacoeur, viene mantenuto il gioco di parole) lo fa molto bene. Pur senza risparmiarsi i clichè del caso, ha dalla sua un ingranaggio perfettamente congegnato di divertimento sopra le righe (il doppiaggio italiano calca la mano sulle volgarità, nulla di nuovo), gag surreali e scene memorabili (già dal “prologo”): un godibilissimo diversivo che non si prende minimamente sul serio e che, in un panorama di commedie che non fanno ridere, strappa finalmente una buona dose di risate.

Merito di un cast esplosivo, grazie al quale l’opera prima di Chaumeil (trionfo meritato al botteghino francese) acquista eccezionale vitalità: una Vanessa Paradis risolutamente trattenuta (anche quando “canta” Wake Me Up Before You Go-Go degli Wham!) fa da contrappunto a un Romain Duris fin troppo esuberante e la coppia funziona, rompendo con lo stereotipo abituale dei “belli ma insipidi” del romanticismo neo-hollywoodiano. L’esilarante duo di comprimari Ferrier e Damiens (irresistibile nella sua grevità) si esibisce in gustosi siparietti e il ritmo comico (complice anche il montaggio di Dorian Rigal-Ansous) non si affievolisce mai. Per il debutto cinematografico di Chaumeil è promozione a (quasi) pieni voti.

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alexmn alle 15:42 del 10 marzo 2011 ha scritto:

me lo devo recuperare..

me lo son perso perchè in questo periodo è difficile non perdere qualcosa di valido anche andando tre volte alla settimana al cinema!!

la recensione, ben fatta, mi ha proprio incuriosito..

e poi romain duris lo adoro..gran talento. tutti i battiti del mio cuore e parigi li riguardo sempre con piacere!

hayleystark, autore, alle 20:20 del 10 marzo 2011 ha scritto:

Come ti capisco...paradossalmente è un periodo gramo per noi cinefili, con tutto quello che c'è da vedere tocca fare una scelta. Se ti capita dacci un'occhiata perché è veramente un film piacevole. E Duris, che dire, impossibile non adorarlo.

frankbin alle 11:00 del 25 settembre 2011 ha scritto:

veramente ben fatto! ha raggiunto il giusto equilibrio in una commedia....