A UNO SGUARDO A BERGAMO FILM MEETING (7-15 marzo 2015)

UNO SGUARDO A BERGAMO FILM MEETING (7-15 marzo 2015)

Si apre il 7 marzo la XXXIII° edizione di Bergamo Film Meeting, festival del cinema internazionale dove il cinema classico si intreccia con le nuove cinematografie emergenti. Come di consueto, il festival presenta diverse sezioni, tra cui la “Mostra Concorso”, in cui sono state selezionate opere provenienti da diverse aree europee; “Visti da Vicino”, la sezione più recente dedicata al documentario; “Europa: Femminile singolare”, all'interno della quale è dedicata una retrospettiva sul cinema di Andrea Arnold. È questa forse la sezione più interessante di questa nuova edizione: “Wuthering Heights” (Cime tempestose, 2012), trasposizione cinematografica del romanzo di Emily Brontë, l'ultimo film della regista inglese, infatti, trova giustamente spazio in Italia, dove nel 2012, dopo il premio a Venezia per la miglior sceneggiatura, non aveva trovato distribuzione. Bergamo Film Meeting sarà l'occasione per rivedere anche gli altri suoi due lungometraggi “Red Road” (2006) e “Fish Tank” (2009), entrambi vincitori del premio alla Giuria al Festival di Cannes, e i tre cortometraggi d'esordio “Milk” (1998), “Dog” (2001) e “Wasp” (2003).

Si apre il 7 marzo la XXXIII° edizione di Bergamo Film Meeting, festival del cinema internazionale dove il cinema classico si intreccia con le nuove cinematografie emergenti. Come di consueto, il festival presenta diverse sezioni, tra cui la “Mostra Concorso”, in cui sono state selezionate opere provenienti da diverse aree europee; “Visti da Vicino”, la sezione più recente dedicata al documentario; “Europa: Femminile singolare”, all'interno della quale è dedicata una retrospettiva sul cinema di Andrea Arnold. È questa forse la sezione più interessante di questa nuova edizione: Wuthering Heights (Cime tempestose, 2012), trasposizione cinematografica del romanzo di Emily Brontë, l'ultimo film della regista inglese, infatti, trova giustamente spazio in Italia, dove nel 2012, dopo il premio a Venezia per la miglior sceneggiatura, non aveva trovato distribuzione. Bergamo Film Meeting sarà l'occasione per rivedere anche gli altri suoi due lungometraggi Red Road (2006) e Fish Tank (2009), entrambi vincitori del premio alla Giuria al Festival di Cannes, e i tre cortometraggi d'esordio Milk (1998), Dog (2001) e Wasp (2003).

Nella stessa sezione, vengono presentate le opere di tre autrici europee che saranno presenti al Festival: la bosniaca Aida Begić, la portoghese Teresa Villaverde e l'ungherese Ágnes Kocsis, vincitrice del premio Fipresci nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2010 per il film Pàl Adrienn, che verrà proiettato nella rassegna; queste ultime due registe saranno protagoniste di due masterclass.

Bergamo Film Meeting è un festival che cerca di soddisfare il suo pubblico, proprio per questo il concorso principale ha una giuria popolare composta da tutti gli spettatori in sala, che al termine della proiezione si accinge a dare democraticamente un voto in scala numerica per decretare il vincitore del primo premio. Dunque anche le retrospettive seguono questo principio e non puntano più – come invece facevano un tempo – alla ricerca di autorialità importanti e sconosciute nel panorama italiano per catturare l'interesse della critica oltre che quello del pubblico (tra le altre, si ricordano le retrospettive su Jan Švankmajer nel 1997, su Roy Andersson nel 2003 e su Andrej Tarkovskij nel 2004). Una scelta interessante, che ben si accompagna all'immagine giovanile che il Festival ha cercato di dare di sé negli ultimi anni, creando un brand accattivante e accordando partnership vincenti come quella con il birrificio indipendente Elav, che da diversi anni produce una birra in limited edition in occasione del festival.

Per soddisfare il pubblico più fedele, non mancano le consuete proiezioni della Hollywood classica, da Hawks a Hitchcock e Cukor, senza dimenticare i classici del cinema francese, che in questa edizione trovano spazio nella retrospettiva sul Polar, genere ibrido tra noir e poliziesco.

Il festival ritaglia un piccolo spazio per il cinema d'autore, offrendo l'anteprima nazionale di National Gallery di Frederick Wiseman, ultima opera del celebre documentarista statunitense vincitore del Leone d'Oro alla carriera all'ultima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

 

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