A Bergamo Film Meeting - 9-17 marzo 2013

Bergamo Film Meeting - 9-17 marzo 2013

Neanche quest'anno il Bergamo Film Meeting, pronto a ripartire da sabato 9 marzo con la sua 31esima edizione, mancherà di riservarci nei suoi nove giorni di durata momenti di grande cinema. È stato proprio il direttore artistico Angelo Signorelli, affiancato dalla collaboratrice Fiammetta Girola, a presentare il programma in anteprima alla conferenza stampa di venerdì 28 febbraio, tenutasi al Cinema Anteo di Milano. Signorelli ha espresso la sua grande soddisfazione per l'inaspettato successo del festival, da sempre vicino al cinema sperimentale e d'autore.

Come in tutte le edizioni precedenti anche quest'anno il meeting riserverà una sezione monografica, interamente dedicata cioè alle opere di un singolo regista; quest'anno la scelta è stata posta su Robert Guédiguian, regista francese ancora troppo poco conosciuto in Italia (il suo ultimo lungometraggio, "Nevi del kilimangiaro", non ha ricevuto l'attenzione probabilmente meritata). Signorelli ha giustificato questa scelta per la sua volontà di riflettere sul contemporaneo, e Guédiguian è in questo una delle figure di spicco nel cinema europeo per il suo rapporto fisico, diretto, nei confronti del mondo operaio e degli emarginati in genere, una delle tematiche maggiormente affrontate nelle sue pellicole.

Accanto a questa sezione, BFM continuerà ad offrire uno dei suoi maggiori pilastri da sempre: la Mostra Concorso, un concorso internazionale che si affaccia agli autori emergenti nel nuovo. Quest'anno ci vengono offerte sette opere totalmente inedite in Italia, quattro opere prime e tre opere seconde, tra le quali sarà il pubblico, come di consueto, a decidere tramite votazione le tre migliori del gruppo; novità di quest'anno è un premo in denaro al film vincitore, grazie al contributo della Banca Popolare di Bergamo. La riflessione europea del cinema d'autore dei tempi più recenti è rivolta principalmente alle vicende private, narrando storie di personaggi che maturano o cominciano a scoprire il loro ruolo all'interno della società; è una riflessione che emergerà anche dai lungometraggi europei mostrati in questa sezione, ben sei su sette, escluso il "Rock ba'kasba" dell'israeliano Yariv Horowitz, già presentato alla Berlinale. Quest'ultima storia percorre una via decisamente diversa, raccontando la guerra e i conflitti legati all'occupazione dei territori palestinesi. Un interesse particolare è da rivolgere ad una pellicola che affronta un tema tabù, quello dell'incesto: è "Bez wstydu" ("Senza vergogna") del polacco Filip Marczewski, figlio del regista Wojciech intorno al quale esattamente vent'anni fa, nell'edizione del '93, il Bergamo Film Meeting aveva organizzato una piccola personale.

Ma non è soltanto la Mostra Concorso ad avere un occhio di riguardo alla situazione europea: la rassegna Cantiere Europa riflette sull'Europa attuale, trattando inevitabilmente della crisi ma senza mai trattarla direttamente. La crisi è vista dagli occhi delle persone ed affiora inesorabilmente dalle loro vite, regolate forzatamente dalle privazioni e le difficoltà che questa ha loro imposto. Cantiere Europa sarà affiancato da The best of CILECT prize, una selezione di cortometraggi realizzati dagli studenti più meritevoli delle più importanti scuole di cinema e televisione europee aderenti al Cilect (centre international de liason des ecoles de cinéma et télévision). Quest'ultima rassegna è stata realizzata anche grazie all'importante contributo della Fondazione Scuole Civiche e la Scuola di Cinema e Televisione di Milano, istituto aderente al Cilect nonché partecipante a questa stessa rassegna. È interessante notare come quello dell'animazione sia, in questo gruppo di corti, il genere cinematografico maggiormente presente; ed è sempre l'animazione che caratterizza il Kino Club, rivolto al pubblico dei più piccoli.

Proiettato in anteprima italiana all'Anteo durante la mattinata di rassegna stampa del BFM e lì presente nella rassegna di documentari Visti da vicino è "Materia Oscura" di Massimo d'Anolfi e Martina Parenti, film-documentario già proposto alla Berlinale e prossimo alla partecipazione, per fine marzo, al Cinéma du Réel di Parigi, festival internazionale del cinema documentario. La pellicola accompagna il pubblico in una silenziosa (e forte, al contempo) visita al Poligono Sperimentale del Salto di Quirra, sito nel territorio sardo tra Cagliari e Nuoro. Questa rassegna (unita alle repliche dei lungometraggi in concorso ed all'omaggio Uno, nessuno, centomila dedicato al celebre attore britannico Alec Guinness, protagonista anche nella piccola Fantamaratona del venerdì sera con il cult “Invito a cena con delitto”) verrà proiettata in una sala del Cinema San Marco che si aggiunge alle sedi tradizionali del meeting, segnando un'importante novità di questa 31esima edizione.

Rubata invece al contesto pittorico, cui più propriamente appartiene, è la denominazione della rassegna Falso d'Autore, che propone il tema del "falso" in molteplici contesti: dal furto o dallo scambio di identità, passando attraverso identità totalmente nascoste fino ad arrivare, per l'appunto, al falso nell'arte, il falso spacciato per l'originale, con il capolavoro "F for Fake" di Orson Welles.

Presenti come sempre i soliti workshop rivolti a grandi e piccini e le anteprime, tra le quali segnaliamo “L'Alchimista” di Andrea d'Aste, piccola chicca di animazione di un artista che sarà anche protagonista di una mostra che si terrà presso la Sala alla Porta S. Agostino dall'8 al 30 marzo, Fotogrammi ad asciugare; e non saranno da meno gli eventi speciali, che sembrano vertere attorno alla ricerca di una relazione tra musica e cinema, con l'inaugurazione del Bergamo Jazz (con la performance del Pylon Trio di Dan Kinzelman) e l'appuntamento organizzato in occasione dei 50 anni del Festival Internazionale Pianistico di Brescia e Bergamo.

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