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R Recensione

8/10

Americano regia di Mathieu Demy

Drammatico
recensione di Giulia Bramati

Alla morte della madre, Martin lascia Parigi per andare a recuperare il corpo a Los Angeles per poi riportarlo in Francia. Le volontà testamentarie della donna lo portano sulle tracce di Lola, ballerina di un nightclub messicano.

Un lutto può comportare diversi effetti, dal dolore all'indifferenza. Alla morte della madre, Martin non sa come reagire: fin da bambino, ha pensato che la madre non gli volesse bene, fu questo infatti il principale motivo per cui chiese al padre di riportarlo con sé in Francia, piuttosto che restare negli Stati Uniti, dove la madre si era trasferita dopo la separazione. La riscoperta dei luoghi e delle persone che aveva visto e conosciuto da bambino, però, cambiano ben presto la sua ottica. In primis, Martin incontra Linda interpretata da Geraldine Chaplin: la donna ha assistito la madre di Martin fino alla morte e si fa carico di aiutare il figlio in tutte le pratiche per il lutto, dalle pompe funebri al testamento. Il momento in cui il viaggio di Martin prende un'altra piega avviene quando il ragazzo scopre il legame affettivo tra sua madre e Lola, una ragazza che aveva conosciuto da bambino.

Tramite una lettera, infatti, la madre espone la sua decisione di lasciare la sua casa in eredità a Lola. Martin si mette sulle tracce della misteriosa donna, più per capire il tipo di relazione tra le due che per annunciare le ultime volontà della madre. Nel frattempo, Martin continua a ricordare momenti della sua infanzia a Los Angeles, rigorosamente fedeli agli anni '70 sia per il tipo di pellicola che per scenografia e costumi. Con l'aiuto di qualche vicino di casa, Martin rintraccia Lola e intraprende un viaggio per rincontrarla. Giunge così in Messico e, grazie ad un bambino-guida, trova Lola, interpretata da una brava Salma Hayek. Il regista (e protagonista) Mathieu Demy, figlio di Agnés Varda e Jacques Demy, alle prese con la sua prima pellicola, lavora sui silenzi, sulle luci notturne e sulla psiche dei personaggi.

Il viaggio di Martin non è solo uno spostamento fisico, ma è un viaggio psicologico, in cui il protagonista riscopre il valore dei sentimenti, in particolare l'amore che la madre provava per lui, manifestato in modo anticonvenzionale. Sarà proprio il cruciale incontro con Lola a convincerlo a cambiare idea. La buona fotografia, curata da George Lechaptois, si nota soprattutto in alcune scene ambientate in Messico: le luci scelte per il locale notturno creano la giusta atmosfera, le inquadrature aiutano a far percepire il senso di disagio del protagonista. Spesso Martin si ritrova a riflettere vicino al mare, e anche il funerale della madre si svolge sulla spiaggia: è immediato un collegamento con l'ultimo documentario di Agnès Varda "Le plages de Agnes", dove le spiagge del Mare del Nord - sebbene utilizzate in maniera molto stravagante - sono centrali. Nel cast é presente anche Chiara Mastroianni, nel ruolo della fidanzata di Martin.  Un'originale pellicola che ha meritatamente vinto il primo premio al Bergamo Film Meeting, dove partecipava nel concorso principale, convincendo sia critica che pubblico, che durante la proiezione si è dimostrato numeroso ed entusiasta.

 

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