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9/10

Il Cavaliere Oscuro regia di Christopher Nolan

Azione
recensione di Federico Sargatti

Gotham City. Una banca che ricicla denaro mafioso è assaltata da rapinatori al soldo del Joker, criminale sfregiato che si trucca come un clown e di cui si ignora l'identità. Da quando Batman ha fatto la sua comparsa, Gotham sembrava essere un posto migliore, con la malavita terrorizzata, ma anche con vigilantes imitatori improvvisati, che lo stesso Batman disapprova. Sia il tenente James Gordon che il nuovo procuratore distrettuale Harvey Dent, fidanzato con l'assistente Rachel Dawes, amica di infanzia di Bruce Wayne, cercano disperatamente, ma senza successo, di incastrare il boss Sal Maroni. Wayne, come uomo pubblico appoggia Dent, come Batman collabora con lui e Gordon contro la malavita.

Il Joker compare ad una riunione dei capomafia, proponendo la morte di Batman come unica soluzione. I boss sono scettici finché l'Uomo Pipistrello non consegna a Gordon il loro contabile Lau Chen, e Dent trova un appiglio legale per incastrare centinaia di criminali. Joker mette allora in atto il suo piano: impone la richiesta che Batman venga allo scoperto. L'alternativa è una strategia del terrore che mira a colpire personaggi illustri e masse in maniera indiscriminata...

 

Il cavaliere oscuro firmato Nolan è un evento imperdibile, vista la firma di colui che ha saputo realizzare un capolavoro del cinema recente come Memento e altre splendide produzioni come Insomnia, The Prestige e quel Batman begins che sorprese non poco per struttura e capacità di ripresa di un filone narrativo (la saga del pipistrello) che si credeva ormai esaurita dopo le scorribande visionarie compiute da Tim Burton. E invece eccoci qua. Meno fronzoli nel nuovo Batman sul fronte registico: Nolan stavolta non gioca con la struttura narrativa saltellando qua e là come aveva fatto in The Prestige ma presenta un film compatto, lineare e ugualmente ricco di colpi di scena. E alla fine della visione viene da dire che sia davvero incredibile come riesca a far quadrare ogni piccolo tassello della spiegazione a posteriori della futura (in realtà già realizzata, nella stessa idea delle trilogie Star Wars) saga di Batman.

Qualcuno potrebbe osservare che non è facile in linea di principio fare il tifo per un miliardario capitalista che pretende di salvare la città dal male e lo fa travestendosi per giunta di nero. Spicciole analisi politiche a parte, ci sono davvero tante cose che stupiscono nel Cavaliere Oscuro. Ledger ad esempio, non lo si sarebbe creduto capace di una prestazione così convincente nei panni di Joker, e in effetti col senno do poi l'oscar alla carriera ricevuto per questo ruolo è meritatissimo.

Ma al di là del cast stellare e della maledizione che graverebbe su di esso dopo suddetto film (Bale arrestato per violenze sulla madre è stato l'altro episodio che con la morte di Ledger ha portato a bollare come “maledetta” la pellicola) è la forte carica etica del film a dar luogo a molte riflessioni: il fatto che anche il più integerrimo idealista possa essere "abbassato" all'omuncolo violento e spregiudicato pronto a tutto. Il fatto che alla fin della fiera il fine giustifica i mezzi e allora val bene raccontare una colossale balla per non far perdere la fiducia nella gente. Il fatto che per salvare un mucchio di vite umane (e quindi aumentare la sicurezza) Batman non possa non ricorrere a uno strumento che viola il diritto di privacy di venti milioni di persone. Il fatto che l'uomo è pur sempre una creatura animale dotata di una certa istintualità irrazionale (Joker ne è il massimo rappresentante) che riesce a sfondare il cuore dei più virtuosi ma che non scalfisce la volontà di certi uomini ritenuti la feccia della società (emblematico il caso del galeotto che getta il comando per esplodere una nave). Il fatto che il modo migliore per scatenare il peggio di sè è la perdita dell'amore, il sentimento più sublime che si possa provare. E poi la questione del terrorismo, di quanto possa diventare facile riuscire a comandare la gente con la paura e di quanto le istituzioni possano diventare inermi. E tanto altro...

Per molti versi questo potrebbe essere un film apprezzato e fatto proprio dalla destra più moderata e conservatrice: da tutti quelli cioè che fanno leva sulla tematica della sicurezza per guadagnare un voto in più. E in effetti questa è una cosa abbastanza preoccupante. Però non vogliamo pensare che Nolan sia un reazionario. Solo che ci abbia fatto riflettere un bel po' con un film che è molto più di mero intrattenimento da effetti speciali. Siamo infatti molto più vicini ad una narrazione cinetica e spettacolare che sembra rimodulare una nuova estetica classica del cinema d'azione moderno.

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Voto degli utenti: 8,2/10 in media su 21 voti.

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Slask (ha votato 10 questo film) alle 3:33 del 12 marzo 2011 ha scritto:

bellissima rece...

...però faccio un piccolo appunto. Il titolo è semplicemente IL CAVALIERE OSCURO, senza Batman.

MaxScorda (ha votato 8 questo film) alle 22:10 del 12 marzo 2011 ha scritto:

Film fatto dalla destra reazionaria?

Mah...