Young People Fucking regia di Martin Gero

Davvero notevole questo esordio alla regia di Martin Gero, canadese col vezzo della scrittura cinematografica (fino ad ora infatti più famoso per le sue numerose sceneggiature). Notevole perché riesce a parlare per tutto il tempo di sesso, tette, culi, falli e orgasmi senza risultare né volgare né esagerato. E, altro pregio non da poco, riuscendo a cavarsela senza dover fare eccessivo uso di nudi femminili di prima categoria. Scavando poi si scopre che c’è un’analisi psicologica dei personaggi davvero notevole, in un mondo in cui la sessualità è ormai un orpello da esibire e di cui non aver nessun timore reverenziale.

Ecco quindi che Gero sceglie alcune classiche situazioni: moglie e marito che nonostante la giovane età non scopano per settimane consecutive; i due ex che si ritrovano per una serata di divertimento (dei quali ovviamente uno è un po’ nostalgico), lo sciupafemmine che grazie a tattiche ormai collaudate tenta l’ennesimo abbordo di classe, i due fidanzati per prima di lasciare l’appartamento hanno la fantasia di fare una cosa a tre con l’amico-coinquilino e i due amici di una vita che provano per disperazione a fare i compagni di letto per una sera.

Ne viene fuori una gamma davvero straripante di intuizioni e gag che va a ricreare un piccolo sapere enciclopedico, idealmente riconducibile ad una guida ragionata ai rapporti sessuali che di fatto non sembra fornire una razionalizzazione unicamente valida. Anzi come è normale che sia ciò che emerge è lo spirito più animale dell’uomo (e della donna), che una volta in più si mostra incapace di subordinare il sesso al cervello, lasciandosi andare ai propri istinti, talvolta con esito positivo talvolta negativo.

Young people fucking è quindi una commedia davvero gradevole, a tratti straripante, maliziosa per quel pizzico che è dovuto in un film del genere, e che pare raccogliere perfettamente il discorso lasciato aperto qualche annetto addietro da Woody Allen in Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere, di cui viene ricalcata anche la struttura ad intervalli tematici ben definiti.