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5/10

La Leggenda del Cacciatore di Vampiri regia di Timur Bekmambetov

Fantasy
recensione di Alessandro Giovannini

Doppia vita di Abraham Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti, politicante di giorno ed ammazzavampiri di notte.

Si possono mischiare ricostruzione storica ed invenzione fantastica? Si può trasformare una figura importante come quella di Lincoln in un personaggio da film d'avventure a tinte horror? A quanto pare sì, se a realizzare una così folle combinazione sono due nomi noti come Tim Burton (qui in veste di produttore) e Timur Bekmambetov (regista di Wanted - Scegli il tuo destino). Un Burton che con gli anni ha visto affievolirsi sempre più la propria vena creativa finanzia un'operazione di mash-up postmoderno che, in linea con le sue ultime realizzazioni, non costituisce alcunchè di originale in quanto a contenuti, ma si rivela accorta nella commistione dei medesimi, un'idea svitata in stile Cowboys and Aliens. La concitata regia di Bekmambetov conferisce alla pellicola la dinamica dei film d'azione ipercinetici della sua passata filmografia (si emula proprio Wanted nella riproposizione di una scena d'azione ambientata su un treno), e non solo: ci sono idee riciclate da bizzeffe di film recenti, e non solo da quelli di stampo vampiresco come Van Helsing; nel calderone sono finite coreografie da film di arti marziali stile Matrix, suggestioni da horror classico americano come Venerdì 13 ed ovviamente Il mistero di Sleepy Hollow, retorica sui valori di amor di patria, la forza dell'unione ed altre cose simili presenti in tutti i blockbuster Hollywood-iani.

Ciò che c'è di inedito è l'aggancio con la prospettiva storica: per la prima metà del film questo legame è abbastanza debole, Lincoln è un ragazzotto giovane che si dedica ad ammazzare vampiri con l'accetta seguendo un percorso di formazione e training già visto innumerevoli volte sullo schermo. Ma la seconda parte della vicenda, che vede il protagonista vecchio e divenuto presidente degli States (con un mirabile lavoro in reparto trucco) rende il tutto più sconcertante e divertente. Vedere il vecchio Lincoln provato dagli anni e dalla guerra riaprire il vecchio baule contenente l'accetta ammazzamostri e riprendere ad allenarsi in vista dello scontro finale con i vampiri (tutti sudisti!) circondato da un'aura di epicità farà sicuramente sbellicare qualunque tipo di pubblico. Ovviamente gli autori non si sono presi molto sul serio e ciò ha giovato al film, che può essere seguito piacevolmente nei suoi imprevedibil sviluppi fra un susseguirsi di battaglie, parentesi romantiche (per nulla necessarie), digressioni storiche e sequenze spettacolari, fra le quali spicca la sequenza di inseguimento in mezzo ad una mandria di cavalli imbizzarrita, che nel suo forsennato dinamismo costituisce forse il momento migliore del film.

Le musiche roboanti sono invece quanto di più assimilabile al concetto di "già sentito", mentre la recitazione è abbastanza monocorde, in particolare si soffre per la presenza di un protagonista per nulla carismatico (Benjamin Walker, vagamente somigliante a Liam Neeson, solo meno espressivo...il che è tutto dire!). Se il concept di base può essere azzeccato per un film disimpegnato e di puro entertainment (che però potrebbe far storcere il naso agli americani del Dixieland, i cui progenitori sono dipinti come una stirpe di uomini cattivissimi o di vampiri famelici) è un peccato che la sceeggiatura non sappia andare più in là di qualche trovata, accontendandosi di mantenersi su un modello di narrazione ormai ripetuta fino alla nausea (parentesi dell'infanzia; consapevolezza nella giovane adultità; addestramento e battaglie; maturità e scontro finale).Si poteva cioè fare di più, anche in termini di regia (un po' piatta tranne che nelle scene d'azione, le uniche in cui Bekmambetov sembra sentirsi a suo agio).

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Voto degli utenti: 4/10 in media su 2 voti.
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Stefano.io (ha votato 3 questo film) alle 14:19 del 23 luglio 2012 ha scritto:

Una di quelle volte che resti nel cinema dicendoti "ma sì, dai, migliorerà" e poi te ne penti. Sceneggiato malissimo, regia scostante e spenta, attori inespressivi, musica inutile, post carente con una color correction fatta da un daltonico ubriaco. Se un 5 vuol dire "mediocre", questo film non lo merita: qui siamo molto al di sotto della mediocrità.

E dire che io considero Wanted un piccolo capolavoro nel suo genere, che amarezza.

alejo90, autore, alle 18:45 del 23 luglio 2012 ha scritto:

sono d'accordo su ciò che scrivi, ma il segreto per riuscire a godere di quel (poco) che il film ha da offrire è iniziare la visione senza alcuna aspettativa. Io non avevo scommesso un centesimo su di esso prima di vederlo, forse questo mi ha permesso di vederlo con un piacevole distacco che mi ha fatto divertire senza altre pretese.

Stefano.io (ha votato 3 questo film) alle 18:53 del 23 luglio 2012 ha scritto:

Be', devo ammettere che vedere un vampiro lanciare un cavallo addosso ad Abramo Lincoln durante un inseguimento almeno mi ha fatto un po' sorridere...