R Recensione

7/10

International Hotel regia di Anthony Asquith

Drammatico
recensione di Gloria Paparella

Nell'aeroporto di Londra sono in partenza diversi personaggi con problemi sentimentali ed economici. Un nebbione che non accenna a passare è la causa di un forte ritardo che permetterà a molti la soluzione dei loro problemi…

Incredibilmente ispirato ad un episodio reale con protagonisti Laurence Olivier, Vivien Leigh e Peter Finch, International Hotel mostra una vasta galleria di personaggi interpretati da un ragguardevole cast: l'istrionico e grandioso Orson Welles, all'epoca gettonatissimo come attore/sceneggiatore/regista, la bellissima ed elegante Elizabeth Taylor (giovane e fresca di Oscar, qui donna-immagine del marchio Givenchy, oltre al fatto che siamo nello stesso anno del suo più famoso ruolo ossia Cleopatra) assieme all'imminente marito Richard Burton, glaciale ed affascinante nella parte del marito abbandonato, una giovane e dolce Maggie Smith ad inizio carriera e ultima ma non ultima Margaret Rutherford (che con questo film vinse l'Oscar e il Golden Globe come Migliore Attrice non Protagonista), come sempre abile attrice della "comicità fisica" ma dalle battute argute.

Con questo cast ne risulta una recitazione che non fa una piega, ed infatti il film è un susseguirsi di dialoghi atti a valorizzare le qualità attoriali dei singoli mostri sacri, che ben si adattano alla regia elegante e sobria di Anthony Asquith.

La sceneggiatura è di Terence Rattigan (Il principe e la ballerina) e, seppur le storie narrate non siano collegate tra loro, si assiste ad un film corale: sicuramente non indimenticabile e in gran parte affidato alla fama dei suoi divi (l’attenzione è tutta per la coppia Burton-Taylor, allora uscita allo scoperto), ma comunque ben recitato, godibile e totalmente rilassante, senza troppe pretese.

 

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