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4/10

Wanted - Scegli il tuo destino regia di Timur Bekmambetov

Azione
recensione di Carlo Danieli

Wesley Gibson è un timido impiegato la cui esistenza scorre piatta, segnata dallo monotonia e dallo squallore: la sua fidanzata lo tradisce con il suo migliore amico nonché collega, la responsabile dell’ufficio in cui lavora lo costringe a ripetute vessazioni ed egli continua a soffrire di frequenti attacchi d’ansia. Un giorno incontra l’agente Fox, che lo fa entrare in una sorta di realtà a lui completamente sconosciuta: si tratta della Confraternita, un gruppo di giustizieri, armati fino ai denti, che ha il compito di ripulire il mondo da potenziali criminali. A decidere le sorti degli uomini è il Fato, che indica i nomi delle vittime attraverso un misterioso telaio. Così il giovane Wes, allenato a dovere dalla Confraternita a diventare una sorta di superuomo, si prepara ad affrontare il proprio destino. 

A metà strada tra Minority Report (da cui prende a prestito l’idea di macchine/umanoidi dalle capacità divinatorie in grado di predire un omicidio conoscendo in anticipo nomi di vittima e assassino) e Matrix (la presenza di due realtà parallele su cui è incentrata la trama e soprattutto le numerose scene d’azione sono chiaramente debitrici di quest’ultimo) il Wanted di Bekmambetov è un film che è girato con la frenesia di un videoclip, pieno zeppo di improbabili inseguimenti e assurde sparatorie, ma soprattutto con vaghe pretese di riflessioni filosofeggianti sul destino e sul Fato. Il ritmo infernale delle riprese, la fotografia sgargiante, i continui scontri fisici con annessi e connessi bagni di sangue, alla lunga  stancano e coprono di ridicolo la pellicola, rendendola solo una brutta copia del fumetto di Millar e Jones da cui è tratto. Wanted è in buona sostanza un film che lascia del tutto indifferenti, le tematiche di fondo, trattate con irridente banalità, non sfiorano nemmeno di striscio lo spettatore che non può fare altro che aspettare impaziente la fine. Il cast è discreto, alla buona prova di James McAvoy che interpreta con lodevole impegno il protagonista, fanno da contraltare la pessima prova della Jolie, che sembra rimasta ancorata alla Lara Croft di Tom Raider, e di Morgan Freeman, in una delle interpretazioni più inutili della sua gloriosa carriera.

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