V Video

R Recensione

6/10

Animali notturni regia di Tom Ford

Drammatico
recensione di Alessandro Giovannini

La vita di una gallerista va in crisi quando riceve un manoscritto da parte del suo ex-marito, la cui storia sembra essere una inquietante metafora del loro rapporto di coppia.

Il tema: le cicatrici, dolenti ancora dopo anni, causate da rapporti sentimentali finiti male. La struttura: una racconto-cornice da dramma sentimentale che racchiude come narrazione di secondo livello un revenge movie nel profondo West, con atmosfere alla Killer Joe o Non è un paese per vecchi. L'opera seconda di Tom Ford non pecca nel tema, sempre meritevole di interesse, bensì nella struttura, potenzialmente intrigante ma non priva di difetti, e nel legame troppo strombazzato tra i due livelli narrativi.

Susan, gallerista la cui vita è precarizzata dal prosciugamento delle finanze del marito e dall'inaridimento del loro rapporto, viene ulteriormente sconvolta dalla ricezione di un manoscritto a lei dedicato e redatto dal suo primo consorte Tony, con il quale non parla da anni. Il film alterna la messinscena del romanzo con gli effetti che tale lettura provoca nella donna, uniti ai suoi ricordi della loro vita di coppia. Tutto il film è dunque un viaggio nella psiche di Susan, sia attraverso le sue memorie dirette, sia attraverso le sue reazioni alla lettura del romanzo, che ben presto si intuisce essere una sorta di grande metafora di quello che fu il loro matrimonio, segnato da un idillio iniziale poi precipitato in una crisi che portò la protagonista a scelte di cambiamento radicali. Animali notturni si è aggiudicato il Gran Premio della giuria a Venezia, e va detto che a livello di tecnica e regia è assolutamente meritato: grazie alla fotografia di Seamus McGarvey, Ford immerge buona parte del film nelle tenebre della notte, ore predilette per risvegliare demoni interiori, paure ancestrali, inquietudini inconscie di Susan, che soffre di insonnia. Nella penombra della sua lussuosa e modernissima casa, Susan passeggia o giace inerme a letto, rapita e al contempo turbata dalle pagine che legge, mentre in lei avviene un processo maieutico di graduale comprensione della verità: le sue azioni hanno avuto ripercussioni devastanti sulla vita di Tony, traumi gravissimi di cui solo ora intuirà la portata, attraverso il racconto estremamente pulp che si appresta a leggere.

È proprio nella messinscena del manoscritto che il film mostra i suoi limiti. Lo svolgimento del racconto (di cui tacerò ogni dettaglio) dopo un inizio folgorante, vira in un poliziesco canonico nemmeno particolarmente elaborato. Certo, la raffinatezza della detection è quanto di più lontano dalla lista delle priorità del film, tuttavia il racconto, che ne occupa buona parte del minutaggio, non offre che scene e situazioni viste numerose volte in tante altre opere che affrontino il tema della giustizia privata. Il vero punto di forza sarebbe dovuto essere il valore simbolico del racconto stesso, ma il suo potenziale perturbante viene indebolito dalla messinscena dei ricordi di Susan, che si offrono nè più nè meno quali spiegazioni per lo spettatore, che viene così dotato di tutti gli strumenti per istituire un paragone fra il passato di Susan e Tony e il racconto del manoscritto, in una continua alternanza fra i due livelli che, se inizialmente lascia spiazzati e avvinti, alla lunga finisce per perdere di mordente. Purtroppo il film non riesce a mantenere tutto l'appeal che mostra di possedere nella prima mezz'ora misteriosa e al cardiopalma, da thriller lynchiano, in cui uno spettatore che non abbia letto il libro (come il sottoscritto) può rimanere affascinato e spiazzato da alcuni elementi di puro mystery che sembrano fare da presupposto a una chiave di lettura paranormale della vicenda. Questa grande libertà interpretativa ci è ben presto preclusa dall'autore, che tramite il montaggio alternato di cui si è detto si premura ben presto di riportare la narrazione entro binari più sicuri e banali. È un peccato perchè buona parte del senso di minaccia iniziale, che pure Ford si sforza tramite fotografia e musica di mantenere, è destinato a scemare inesorabilmente.

Animali notturni rimane così un film tecnicamente ben realizzato che offre grandi prove attoriali da parte di tutto il cast, ma banalizza molto il promettente materiale iniziale con una eccessiva esplicitazione.

 

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 3 voti.
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.