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3/10

Hansel & Gretel - Cacciatori di Streghe regia di Tommy Wirkola

Fantastico
recensione di Alberto Longo

Dopo i tragici fatti della celeberrima favola, Hansel e Gretel sono divenuti dei famosi cacciatori di streghe. Chiamati dal sindaco di Augusta per salvare dei bambini scomparsi, fratello e sorella se la dovranno vedere con feroci fattucchiere e i demoni del loro passato.

 

 Hollywood non è ancora sazia di favole: stavolta tocca agli sfortunati bambini finiti nelle grinfie della strega dalla casa fatta di focaccia e glassa. La Paramount Pictures decide di affidare la regia al norvegese Tommy Wirkola, conosciuto per "Dead Snow" presentato al Sundance Festival del 2009.

Hansel & Gretel-Cacciatore di streghe si presenta come una rilettura della celebre fiaba dai toni ancora più oscuri e decisamente grondanti di sangue, condito da innumerevoli scene d'azione. Il montaggio è frenetico, con numerosi stacchi e controcampi che non solo rischiano di rendere troppo caotiche le forsennate lotte (videoludiche), ma persino ripetitive e, alla lunga, insopportabili. Il film, girato in Germania, tra Braunschweig, Berlino, Postdam, rimane in linea con gli incanti e gli orrori narrati dai fratelli Grimm. Per di più il gusto steampunk che fa capolino con vestiti, armi, grammofoni e medicine per "malattie da favola" (purtroppo più vere che mai) potrebbe venir apprezzato non soltanto dai cultori del genere.

Il quadro in cui eroi, antagonisti e comprimari si muovono potrebbe dunque funzionare, ma la disarmante linearità della storia e la totale mancanza di coinvolgimento narrativo ne vanificano lo sforzo. La caratterizzazione dei personaggi principali è superficiale, fino ad arrivare allo stereotipo, come la storia d'amore tra Hansel e Mina o il ridimensionamento di Gretel a fanciulla in pericolo nella seconda parte del film. I personaggi secondari spesso sono assolutamente inutili e fungono da pasticciato Deus ex machina o ulteriore carne al macello per cui si prova solo indifferenza. Inoltre non giovano né il tono ironico della (brutta) sceneggiatura che, nonostante tutto, finisce per prendersi sul serio, né il richiamo ai film horror d'un tempo con trucchi ed effetti speciali che rasentano il grottesco involontario.

Neanche gli interpreti salvano e si salvano: Jeremy Renner (The Hurt Locker, 2008; The Avengers, 2012; The Bourne Legacy, 2012) e Gemma Arterton (RockNRolla, 2008; Prince of Persia - Le Sabbie del Tempo, 2010; Scontro fra Titani, 2010) sono inespressivi e danno solo spessore ai cazzotti dei protagonisti; l'interpretazione di Famke Jenessen (Jean Grey nella trilogia di X-Men) della strega Muriel è vuota, facendo rimpiangere tutte le streghe che popolano il nostro immaginario dell'infanzia e non, a partire dalla strega della fiaba su carta di "Hansel & Gretel" fino a quelle nei film (spesso mediocri) dei nostri tempi, interpretate da Margaret Hamilton, Michelle Pfeiffer, Charlize Theron, Julia Roberts e molte altre. La colonna sonora di Atli Örvarsson non ha molto di memorabile, ma compie il suo compitino con un mix ruffiano tra l'epico hollywoodiano con archi e fiati, l'adrenalinico con chitarre graffianti e il fiabesco con arpa, pizzicati, cori e glockenspiel.

In breve...

La favola colpisce ancora e la Paramount ci propina i diabolici fratellini Hansel & Gretel, cresciuti come cacciatori sanguinari di vecchiette volanti su una scopa. Lo splatter di Wirkola diverte poco e presto annoia, appesantito da inefficace livello narrativo, le inespressive interpretazioni di Renner, Arterton e Jenessen ed un estenuante e frenetico montaggio delle scene d'azione degne di un videogame. Poco meglio le trovate steampunk di cui l'opera è permeata, come l'ambientazione dei luoghi tedeschi. 3D accessorio inutile se non si è alla ricerca del brivido di avere frecce, bossoli, magie, arti strappati, sangue, interiora a pochi centimetri dal proprio naso.

Che altro dire? Godetevi i titoli di testa animati e poi gustatevi la fiaba. Su un libro.

V Voti

Voto degli utenti: 3/10 in media su 3 voti.

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alejo90 alle 10:19 del 9 maggio 2013 ha scritto:

stranamente non avevo alcun dubbio sulla qualità di questo film

Alberto Longo, autore, (ha votato 3 questo film) alle 10:59 del 9 maggio 2013 ha scritto:

Noiosissimo.

Alberto Longo, autore, (ha votato 3 questo film) alle 15:13 del 9 maggio 2013 ha scritto:

Mi è stato fatto notare di un errore sintattico nel breve commento musicale rivolto al lavoro di Atli Örvarsson: "(...) non ha molto DI memorabile...". Mi scuso per la svista!

Alberto Longo, autore, (ha votato 3 questo film) alle 15:17 del 9 maggio 2013 ha scritto:

E pensando a quella maledetta preposizione semplice ho sbagliato pure il commento! XD

alejo90 alle 16:58 del 9 maggio 2013 ha scritto:

correzione eseguita

Alessio Colangelo (ha votato 4 questo film) alle 11:06 del 10 maggio 2013 ha scritto:

brutto.