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4/10

Resident Evil Retribution regia di Paul W.S. Anderson

Horror
recensione di Alessio Colangelo

Alice continua la lotta contro l' Umbrella Corporation, questa volta dovrà farsi largo tra vecchie conoscenze mostruose, la Regina Rossa sempre più intenzionata a fare morire tutti e Lily posseduta da quest' ultima... 

 

Tanto rumore per nulla

A partire dal prologo riepilogativo delle puntate precedenti la pellicola si rivela acusticamente molesta fino alla conclusione, sicuramente distensiva per le nostre orecchie.

Le promesse innovative del regista vengono tutte disattese immediatamente; Paul W.S Anderson ci consegna un prodotto fracassone, girato con un 3D veramente piatto ed una trama che definire identica alle precedenti è dire troppo. Il franchise da 675 milioni di dollari risulta ormai una inutile macchina mangia soldi capace solo di ripetere stesse trame o di dare un po’ di spazio a Milla Jovovich, ormai rimasta attaccata al personaggio di Alice.  

La scelta della terza dimensione in particolare si rivela contraddittoria per un film iperacusmatico e non certo iperscopico; un esempio su tutti la scena della tortura della Umbrella Corp. ai danni di Alice che viene realizzata mediante l’emissione di un suono stridulo. Tutti gli effetti speciali sono al servizio dell’ esplosione sonora che ne deriva.

 Il film non ha particolarità  degne di nota ed è destinato ad essere rimosso dalla nostra memoria in maniera abbastanza repentina: un inconveniente che richiederà nuovamente un aggiornamento degli avvenimenti prima del sesto e speriamo ultimo capitolo.

La pellicola ha l’ambizione di rappresentare qualcosa che non è : ossia un videogioco, ma la dinamica metateatrale tipica del mercato videoludico qui porta ad un banale susseguirsi di livelli identificabili con le riproduzioni di città (Tokyo, Mosca, New York) presenti nell’ hangar Umbrella.

Un montaggio alternato di visioni poligonali grezze si oppone alle scene dei layers opportunamente renderizzati e texturizzati.

Il film scorre velocissimo senza dare tempo allo spettatore di capire cosa stia effettivamente accadendo e i dialoghi tra i personaggi risultano complessivamente soppressi dalle più invadenti raffiche di piccole PDW (Armi Difesa Personale).

Neanche le battute di spirito durante l’azione sono convincenti non riuscendo a strappare nemmeno un sorriso nello spettatore.

Il reparto acustico è veramente troppo fastidioso perché se ne possa articolare un’ analisi.

In conclusione è un film sicuramente che non vale il prezzo del biglietto, ha in sé un’ idea presa da un videogame di successo che forse solo la Software House come la Capcom poteva implementare con miglioramenti ed innovazioni. Nella parte cinematografica l’idea di dover divertire il pubblico con spettacolo e tensione  va via via spegnendosi  proprio come l’interesse degli spettatori.     

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Voto degli utenti: 3/10 in media su 2 voti.
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C Commenti

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alejo90 alle 23:23 del 3 ottobre 2012 ha scritto:

hehehe non avevo dubbi...