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6/10

Suite Francese regia di Saul Dibb

Drammatico
recensione di Gabriella Massimi

Ambientato in Francia nel 1940, Suite Francese, racconta la storia della bellissima Lucille Angellier che nell'attesa di ricevere notizie del marito prigioniero di guerra, vive un'esistenza soffocante insieme alla suocera, donna dispotica e meschina. La sua vita viene stravolta quando i parigini in fuga si rifugiano nella cittadina dove vive. Subito dopo la città viene invasa dai soldati tedeschi che occupano le case.

Inizialmente Lucille ignora la presenza di Bruno, un raffinato ufficiale tedesco che è stato dislocato nella loro abitazione…ma ben presto vengono travolti dalla passione e dall'amore.

Il 12 marzo 2015 nelle sale cinematografiche italiane uscirà l'ultima pellicola del regista Saul Dibb già famoso per il film La Duchessa vincitore di un Oscar per i Migliori Costumi.

Se siete degli appassionati dei travagliati drammoni d'amore in tempo di guerra questo è il film che fa per voi; gli ingredienti ci sono tutti: lui, lei, la cattiva, il cattivo, un'amore turbolento e contrastato da alti principi morali, la morte, il perdono etc etc.

Ma se invece trovate la maggior parte di queste pellicole fin troppo scontate e dalle battute prevedibili, vi consiglio di cambiare sala e spettacolo.

Pur vantando tra le sue fila due attrici di tutto rispetto, Michelle Williams e Kristin Scott Thomas, Suite Francese, nei suoi 107 minuti, dà la sensazione di non partire mai, di non riuscire a prendere il volo.

Tratto dall'omonimo romanzo di Irène Némirovsky, la pellicola narra del contrastato amore che tenta di sbocciare tra il buon generale tedesco Bruno e la bella biondina francese Lucille.

La trama cinematografica è in realtà un missaggio di due novelle della Némirovsky: Tempesta in giugno e Dolce. La prima, risolta nel film nei primi 15 minuti, narra del caotico esodo dei parigini nelle campagne a seguito dell'invasione nazista; la seconda invece si concentra sull'arrivo dei tedeschi nel piccolo paesino di Bussy, dove vivono Lucille e la perfida suocera.

Il tema principale del film, l'Amore, viene trattato in maniera forse un po' troppo infantile.

La povera Lucille infatti, costretta dalla suocera a una vita di false speranze ed esasperazioni in attesa che torni il marito che non voleva sposare e che tantomeno ha mai amato, si ritrova attratta fisicamente e musicalmente dal gentile, bravo, buono, misericordioso, compositore e bel generale tedesco che dimora nella sua casa.

Dopo approfondite analisi e studi i due si piacciono e come due quindicenni cercano di nascondere il loro nascente amore dagli occhi della suocera cattiva.

Ma ci sono alcune complicazioni che potrebbero, forse, interferire con questo nuovo e inaspettato amore: la guerra, la morale, gli inderogabili impegni di lavoro di lui, il fino ad allora celato e forte patriottismo di lei.

Insomma forse sarebbe meglio che ognuno prendesse la sua strada e facesse ciò che il cielo gli ha destinato: chi fa il nazista faccia la guerra e chi fa la francese faccia l'eroina dedita alla patria.

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