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6/10

Remember Me regia di Allen Coulter

Drammatico
recensione di Alessandro Pascale

Tyler ha 22 anni ed è rimasto profondamente colpito dal suicidio del fratello. Questa tragedia sancisce la fine del matrimonio dei suoi genitori aumentando il suo rancore verso la vita. Per il dolore, comincia a comportarsi come un ribelle facendo infuriare il ricco padre con questo suo comportamento. Dopo una rissa avvenuta per strada, viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Portato in carcere, viene fatto uscire dal padre che per l'ennesima volta lo incolpa per il suo carattere burrascoso. Un giorno, dopo una scommessa con il migliore amico, decide di conoscere la figlia del poliziotto che lo aveva arrestato tempo prima: Ally. I due cominciano a parlare e Tyler viene a conoscenza che anche lei ha subito una tragedia che l'ha segnata nel profondo. Infatti, ha assistito all'omicidio della madre avvenuto in metropolitana, luogo dove non ha mai più messo piede. I due trovano conforto l'uno nell'altra e il loro sentimento si trasforma in una storia d'amore. Purtroppo questa relazione viene ostacolata dal padre di lei, che non vede in essa una cosa positiva, ma l'amore tra i due rinasce dopo un momento di smarrimento. Verrà poi successivamente rimesso a dura prova a causa di un terribile avvenimento che sconvolgerà la vita di tutti i protagonisti.

Remember me è senz’altro un film che ha molti difetti, su questo non c’è dubbio. Però bisogna dire che funziona. Riesce nel suo intento nonostante si parli di un cast composto dal vampiro di Twilight Robert Pattinson e da una delle attrici meno entusiasmanti della seria Lost, Emilie de Ravin (la bionda incinta). A

ncora un po’ troppo pallido il primo, nonché un po’ troppo perfettino (la capigliatura non muta neanche dopo ore passate in prigione, corse in bicicletta e scazzottate varie, ma che gel usa?) per vestire i panni di novello James Dean con la sigaretta ribelle sempre accesa; convincente la seconda, in grado di muoversi bene in una storia che riesce ad evitare di cadere nell’inghippo del misero racconto amoroso adolescenziale (i cui caratteri però sono qui curati decisamente oltre la media, con un tocco lirico notevole), ma che si nobilita affrontando la difficoltà di raccontare con un certo tatto legami familiari difficili e immaturi.

Remember me parla di fatto del disagio di una generazione (quella dei nati negli anni ’50 e ’60) incapace di allevare la propria prole senza soffocarla o distanziarsene troppo. Tali sono i “padri di lusso” Pierce Brosnan e Chris Cooper, entrambi alle prese con un pesante lutto familiare alle spalle e un’incapacità di fondo a rapportarsi in una maniera soddisfacente ai propri figli..

(la parte che segue spoilera sul finale)

Quando Coulter scioglie tutti i nodi narrativi apparentemente indistricabili (e infatti lo fa con una serie di passaggi un po’ troppo repentini e immotivati) il film non trova più stimoli validi per andare avanti, e ci si chiede dove si possa andare a parare ora. Si scopre che Tyler (Pattinson), che si è appena riappacificato col padre, lo sta aspettando nel suo ufficio posto in cima alle Twin Towers. Tyler guarda fuori dalla finestra dopo aver ricordato alla segretaria del padre che splendida giornata sia questo 11 settembre 2001… L’inquadratura si stacca lentamente dal palazzo e si libra nell’aria circostante.

Ti aspetti che da un momento all’altro un boeing si schianti sul muso del post-vampiro e invece niente. Cala lo sfondo scuro e rimani spiazzato, quasi dispiaciuto e in fondo davvero un pochino commosso. Se Coulter avesse chiuso qui il film avrebbe preso un punticino in più, invece non riesce a trattenersi dal commentare visivamente con inutili scene finali. In ogni caso una prova positiva del regista statunitense, che dopo Hollywoodland si conferma un buon artigiano, capace di gestire bene ritmi e personaggi, nonchè dotato di ottime intuizioni sceniche.

V Voti

Voto degli utenti: 5,7/10 in media su 3 voti.
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