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7/10

Star Trek Beyond regia di Justin Lin

Fantascienza
recensione di Alessandro Pascale

Durante il suo viaggio quinquennale, la USS Enterprise subisce un violento attacco da parte di alieni sconosciuti che distruggono la nave. L'equipaggio sopravvissuto effettua un atterraggio d'emergenza su un pianeta dove dovrà affrontare un nuovo e pericoloso nemico.

 

Il progetto Star Trek, rinvigorito dal reboot lanciato nel 2009 da J. J. Abrams, sembra ormai saldo nel suo prosieguo di cammino, mettendosi nelle mani di un altro grande esperto del cinema blockbuster di qualità come Justin Lin, noto ai più per essere l'autore di molti spettacolari episodi di Fast & Furious. Un aspetto “di genere” che Lin non rinuncia a far emergere esplicitamente in una delle sezioni chiavi in cui trasforma il capitano Kirk in un motociclista d'altri tempi. Nonostante tutto il risultato complessivo dell'opera è di tenuta, eppure l'assenza di Abrams e l'innesto di Lin, in presenza di un cast costantemente solido e smagliante, si fanno comunque sentire, rimodulando il prodotto con una minore epicità e uno sfoggio maggiore di humour (su cui si fa sentire il tocco di Simon Pegg come co-sceneggiatore a fianco di Doug Jung).

Si ride di più ma nel complesso si rimane anche un po' guastati da ritmi non esaltanti, oltre che da un soggetto complessivo che non appare così sfolgorante nella sua prevedibilità di fondo: un plot standardizzato in cui si passa da un momento di quiete ad uno di crisi, passando per un finale di riscossa che conduce alla maturazione ulteriore dei personaggi, rinnovandone l'unità; è un compitino che certo non si può imputare al soggetto “storico” di Gene Roddenberry, quanto piuttosto a scelte di sceneggiatura e di regia un po' carenti d'inventiva.

Il film rimane comunque godibile e trainante, giocando bene sull'alternanza di momenti drammatici e comici, trovando punti di forza evidenti negli effetti speciali, in un 3D dinamico e nelle scenografie imponenti, come è ovvio che ci si aspetti. Poco altro rimane però da commentare. Tematiche della condanna della vendetta e dell'elogio dell'amicizia campeggiano forte come sfondo etico, facendone un film d'avventura adatto per grandi e piccini. Assai gustosa infine la colonna sonora in chiave heavy (grande ritorno di Sabotage dei Beastie Boys), ben distante dal trailer costruito sulla canzone di Rihanna.

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