Fast & Furious 5 regia di Justin Lin
AzioneDom e' liberato dalla custodia cautelare da Mia Toretto e Brian O'Conner: i tre vengono portati al di la' delle frontiere per eludere le autorita'. Arrivati a Rio de Janeiro dovranno affrontare un ultimo lavoro prima della tanta sospirata liberta'. Ma mentre cercano di mettere insieme la loro squadra di top drivers, si imbattono in un corrotto uomo d'affari e un durissimo agente federale.
Chi l'avrebbe mai detto che questa serie sarebbe arrivata al quinto episodio? Il primo era mediocre, il secondo pessimo, al terzo era meglio non avvicinarsi e, poi, il quarto era inspiegabilmente divertente. Questo quinto episodio riesce a superare il suo predecessore sia nella frenesia delle scene d'azione, sia nella stupidita' di tutto il resto del minutaggio.
Impossibile non ridere davanti alle scene che dovrebbero costituire lo sviluppo dei rapporti tra i personaggi e che sono, invece, involontariamente ridicole: questo grazie ad una sceneggiatura che, molto generosamente, si puo' definire esile e, soprattutto, grazie a delle interpretazioni al di sotto del livello minimo di una fiction televisiva (tra i tanti, un Vin Diesel imbarazzante).
Nonostante tutto questo, Fast and Furious 5 e' un film che offre sequenze di azione realizzate in modo magistrale e, a tratti, un sano divertimento: per divertirsi, tuttavia, bisogna dimenticare le leggi della fisica (che non consentirebbero lo svolgersi di quasi tutte le scene e, di sicuro, della scena finale), il senso logico dello sviluppo di una storia e, piu' in generale, il buon senso. Lasciandosi trasportare dal film, spegnendo il cervello, si trascorreranno un paio di ore divertenti; altrimenti si lascera' la sala con l'impressione di aver assistito ad una boiata di proporzioni pazzesche.
Ps: dopo la prima parte dei titoli di coda, da non perdere l'ultima sequenza che contiene il vero colpo di scena finale e il pretesto per il prossimo capitolo (ma solo per chi ha visto anche gli episodi precedenti).
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