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7/10

Cop Car regia di Jon Watts

Thriller
recensione di Davide Di Legge

Due ragazzini trovano un'auto abbandonata della polizia. Se ne appriopriano senza sapere che quell'auto cela un segreto che lo sceriffo non ha minimamente intenzione di svelare. Sarà l'inizio di un lungo inseguimento attraverso campagne desolate.

Cop Car è una pellicola lineare, estremamente semplice e dalla trama compressa. Tutto segue una direzione, quasi a voler rimarcare lo stile da "on the road" e fatta eccezione per il finale che rimescola le carte, l'opera di Jon Watts è decisamente stringata, anche nel minutaggio. Partendo da idee concise, Cop Car si sviluppa lungo le vite di tre personaggi principali: i due ragazzini scappati di casa che si atteggiano a fare gli adulti e vaneggiano di essere "sbirri" e lo sceriffo interpretato da Kevin Bacon, suo malgrado invischiato in una situazione difficilmente preventivabile.

Nella sua semplicità ossuta, Cop Car è un film di genere che sa intrattenere. La sceneggiatura è equilibrata quanto basta per lasciare da parte le parole. I dialoghi sono basici, spesso limitati a scambi di infantili battute tra i due piccoli amici. Watts lascia parlare immagini e suoni, alternando inquadrature che esaltano l'ampiezza arida delle campagne americane e altre che pongono in risalto un sonoro che pulsa di country oscuro nelle sequenze più movimentate e thrilling. Spazi, silenzi e tempi scandiscono una ricerca di realismo che a volte viene messa in discussione dall'abilità con cui vengono tratteggiati i due piccoli ribelli.

Il nucleo su cui si dipana il film di Watts è la volontà di mostrare il diverso mondo ideale delle due generazioni che vengono raccontate: il mondo disincantato e avventuroso della coppia di amici, che vagano per le pianure come l'orizzonte stesso della felicità e quello violento ed egoistico degli adulti, ben esemplificato dallo scontro finale tra Kevin Bacon e Shea Whigham. La fanciullezza e la maturità che iniziano a confondersi quando i due ragazzini imbracciano, prima per gioco e poi per necessità, mitra e pistole, fino ad un finale che è definitivo rito di passaggio e presa di coscienza.

Con Cop Car, secondo lungometraggio di Watts dopo il discutibile Clown, il cineasta trova sfogo nel cinema di genere e porta a casa un buon thriller, capace di funzionare anche come "romanzo" di formazione e road movie. Poche pretese, un ritmo compassato ma che tiene alta la suspense e un finale durissimo, rendono l'opera seconda di Jon Watts un godibile film di intrattenimento low budget.

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