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7/10

RoboCop regia di Jose Padilha

Poliziesco
recensione di Gabriele Repaci

2028: l’agente Alex Murphy (Joel Kinnaman), ferito mortalmente in un attentato organizzato contro di lui da alcuni esponenti della malavita di Detroit, riesce ad essere salvato dalla morte e trasformato in un potentissimo cyborg al servizio della polizia.

Sarebbe stato impossibile per chiunque fare un remake all’altezza del RoboCop di Paul Verhoeven ma non per il brasiliano José Padilha salito all’onore delle cronache per pellicole come Tropa de Elite - Gli squadroni della morte e Tropa de Elite 2 - Il nemico è un altro, ispirate alle vicende del BOPE ovvero la famigerata squadra di intervento speciale della Polizia di Rio de Janeiro utilizzata per riportare l’ordine nelle più malfamate favelas. Rispetto all’originale la storia viene parzialmente modificata ma non stravolta nell’essenziale. La vera differenza fra il film classico e questo rifacimento consiste nella dimensione eminentemente politica del RoboCop di Padilha. Se l’intento di Verhoeven era probabilmente solo quello di concepire un buon film di fantascienza il regista brasiliano vuole attraverso questo remake esplicitare la propria visione politica.   Le immagini di una Teheran occupata dove i robot al servizio dell’esercito americano terrorizzano la popolazione civile sono un evidente critica all’imperialismo degli Stati Uniti, una nazione trasformatasi in una potenza coloniale che attraverso la forza militare impone la propria pace al resto del mondo, così come appare lampante  il giudizio negativo che Padilha da all’enorme potere del denaro di condizionare la politica e i mass media. Il talk-show fazioso del conduttore Pat Novak, interpretato dall’eccelso Samuel L. Jackson, è un limpido esempio della nefasta influenza delle lobbies e delle corporations sui mezzi di comunicazioni di massa.

Una nota di merito in particolare va a Gary Oldman nel ruolo del dottor Norton lo scienziato che dopo aver creato RoboCop si ribella agli ordini dell’onnipotente Omnicorp rivelandone tutti gli affari criminosi.

Anche l’attore svedese Joel Kinnaman, il quale aveva ricoperto la parte del detective Holder nella serie televisiva The Killing targata AMC, se la cava bene nei panni del nuovo Alex Murphy dando al suo personaggio una sfaccettatura più umana e meno robotica rispetto a quella conferitagli da Peter Weller.

Risulta inoltre evidente come i miglioramenti in termini di effetti speciali rispetto al 1987 rendano questo RoboCop molto più fruibile e gradevole in particolar modo nelle scene dei combattimenti. 

Sebbene le aspettative per questo remake non fossero le più rosee Padilha è riuscito a sorprendere critica e pubblico non lasciando insoddisfatti i fan del film originale.

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Voto degli utenti: 7/10 in media su 2 voti.
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alexmn alle 0:03 del 19 febbraio 2014 ha scritto:

curiosissimo di vederlo. il remake di quel cult era rischioso, però padilha è un regista davvero talentuoso. ritornerò a leggera appena l'ho visto

SanteCaserio (ha votato 7 questo film) alle 22:13 del 28 febbraio 2014 ha scritto:

Ottimo remake. Aver reso "più umano" il personaggio ha solo contribuito a una maggiore fruibilità della storia!