V Video

R Recensione

7/10

Interchange regia di Dain Iscandar Said

Noir
recensione di Maria Parisi

Una serie di terribili omicidi scolgono la città, le vittime, completamente prosciugate del loro sangue mostrano le tracce di antichi riti che sconfinano nella mitologia. L'unico che può aiutare le indagini della polizia è il perito fotografo forense, Adam, costretto a casa a causa di una strana malattia psichica.

La pellicola malesiana è un'interessante mix di generi tra il thriller, l'horror, il fantastico. La storia ricca di suspance e mistero coinvolge, strizzando entrambi gli occhi al maestro Alfred Hitchcock (e quindi anche Brian De Palma): Adam costretto a casa armato della macchina fotografica è ossessionato dalla propria  vicina, una donna bellissima e misteriosa, una "Donna che visse due volte". Piano piano al noir si sovrappone l'elemento fantastico (decisamente più riuscito per quanto riguarda gli effetti speciali di vecchia fattura rispetto alla computer grafica) e la trama si intride di elementi mitologici (già suggeriti dai nomi dei protagonisti Adam e Iva), osando forse un po' oltre i propri limiti, a farci scoprire quanto dell'eredità antica e tribale continui a vivere anche nelle metropoli del mondo moderno/contemporaneo; così l'unico modo per vivere il presente è comprendere e accettare davvero il passato, forse attraverso qualche fotografia "incantata".

V Voti

Nessuno ha ancora votato questo film. Fallo tu per primo!

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.