Locarno 69
Dal 3 al 13 agosto, come di consueto, si terrà il 69° Festival del Film di Locarno.
«Il programma di quest’edizione segna il ritorno allo spirito originario del Festival» afferma Carlo Chatrian, direttore artistico del Festival, «quello che ha dato spazio alle cinematografie meno note e a registi emergenti, quello che ha fatto di Locarno un festival di avanguardia, politico e poetico, visionario e controcorrente». Sarà anche un’edizione dedicata a due cineasti recentemente scomparsi: Abbas Kiarostami e Michael Cimino; due autori che in qualche modo rappresentano lo spirito del Festival: «cinema che legge la realtà e la trasfigura».
Domenica 31 luglio alle 21:30 in Piazza Grande verrà inaugurato il Prefestival con una proiezione aperta al pubblico di Lo chiamavano Trinità, classico del western-comico all’italiana – sobria parodia dei classici spaghetti-western –, omaggio al regista Enzo Barboni (ben più noto col nome d’arte E.B. Clucher) con gli affezionati Terrence Hill e il recentemente scomparso Bud Spencer; mentre martedì 2 agosto alle 21:15, sempre in Piazza Grande ci sarà la visione di una produzione svizzero-tedesco-ceca inedita: Gotthard, un film storico ambientato nel 1873 e incentrato sulla più grande impresa ingegneristica dell’epoca, il traforo del Massiccio del San Gottardo. Nel film si esalterà non solo l’innovazione tecnica, ma anche l’unione di diversi paesi europei (tema mai così attuale come in questo periodo di divisioni e contrasti) nella realizzazione di quest’impresa.
Anche quest’anno il programma di proiezioni in Piazza Grande accoglie sia film inediti, sia classici, sia film già noti al grande pubblico. Fra alcuni titoli che si possono citare: Am Tag, als der Regen Kam di Gerd Oswald, 1959 (domenica 7 agosto ore 21.30), I, Daniel Blake di Ken Loach, 2016 (giovedì 11 agosto ore 21:30). Tutto il programma è visibile sul sito del festival (www.pardolive.ch) si offrono così titoli di ampio respiro per il pubblico della piazza (che può contenere fino a 8.000 spettatori).
Se da una parte vi è la necessità di tornare alle origini del Festival a livello di contenuto e di scelta cinematografica, non mancano tuttavia le novità in questa edizione. Quest’anno infatti si svolgerà la prima edizione dell’ European Casting Director Award, il concorso che mira a premiare il miglior Casting Director. Il premio è in partenariato con l’International Casting Directors Network (ICDN), fondato nell’ edizione 2005 della Berlinale. L’ICDN ha selezionato ben 21 casting directors internazionali con i loro rispettivi film. Fra questi, sette sono stati nominati per l’European Casting Director Award. «Dalla fase di sviluppo per la ricerca di fondi sino alla fase di promozione del film, il casting director è la figura che accompagna registi e produttori lungo tutto il percorso di realizzazione.» Nadia Dresti, Delegata alla direzione artistica, Responsabile delle attività internazionali.
Quest’anno sono 55 anni di carriera di Stefania Sandrelli, e il Festival vuole celebrare questo anniversario con la consegna del Leopard Club Award 2016, il premio che rende omaggio a una grande personalità del cinema che attraverso il suo lavoro è riuscita a segnare l’immaginario collettivo. Insieme alla consegna del premio sarà proiettato venerdì 5 agosto in Piazza Grande un capolavoro di Bernardo Bertolucci, Il conformista, accompagnato poi da una conversazione con il pubblico del Festival. «È tra le poche interpreti ad aver saputo cogliere nel segno sia quando andava a toccare le corde dell’immaginario popolare sia quando si è confrontata con l’universo rigoroso di autori come Bertolucci, Scola o de Oliveira. Celebrando la sua carriera, il Festival di Locarno rende omaggio ad una grande artista che ha saputo attraversare stagioni e cinematografie restando se stessa.» Carlo Chatrian, direttore artistico del Festival.
Altro omaggio del Festival è dedicato all’attrice Jane Birkin. L’attrice franco-britannica sarà protagonista della 69a edizione del Festival del film Locarno su quella Piazza che nove anni fa (2007) omaggiò Michelangelo Antonioni, uno dei maestri con cui ha lavorato. L’omaggio che Locarno dedica a Jane Birkin nasce dalla presenza dell’attrice britannica nel ruolo di Elise Lafontaine in La femme et le TGV di Timo von Gunten (Svizzera, 2016), cortometraggio in concorso nella sezione Pardi di domani: Concorso nazionale. A completare l’omaggio verranno proiettati Boxes di Jane Birkin e La fille prodigue di Jacques Doillon.
Il Concorso Internazionale vede la partecipazione di molte e diverse nazioni. Tra i 17 film in concorso, vi sono produzioni che vanno dal Giappone, alla Thailandia fino all’Argenita, ma anche produzioni europee tra cui bulgare, polacche, portoghesi e tedesche. È un’edizione «attraversata da venti diversi in grado di trasportare profumi che investono prima di comprenderne la provenienza». La giuria, che assegnerà a uno di questi film il prestigioso Pardo d’oro, è presieduta da Arturo Ripstein, regista e produttore messicano; la scelta degli altri giuristi (l’attrice francese Kate Moran, il regista iraniano Rafe Pitts, il produttore brasiliano Rodrigo Teixeira e il regista cinese Wang Bing, incoraggia certamente questo bisogno di scambi e di costruzione di ponti con diverse culture cinematografiche.
Per la sezione Cineasti del presente (il concorso dedicato al tema della scoperta) sono stati scelti 15 titoli, di cui 13 in prima mondiale. Concorrono per il Pardo d’oro cineasti del presente – Premio Nescens. La Giuria di questa sezione è composta da Dario Argento come presidente di giuria, l’attrice greca Angeliki Papoulia, il regista francese Antonin Peretjatko, la produttrice svizzera Cornelia Seitler e il direttore della fotografia statunitense Sean Price Williams.
Anche quest’anno non manca la sezione dei cortometraggi, Pardi di domani, con titoli sia svizzeri (per il concorso nazionale) sia internazionali (in cui sono stati selezionati 30 cortometraggi).
Per chi non conoscesse i nomi in giuria, il Festival dedica loro una serie di proiezioni di loro film (dei registi o di chi ha lavorato in essi) nella sezione I film delle giurie.
La sezione Retrospettiva è dedicata ai film della giovane Repubblica Federale Tedesca, dal 1949 al 1963; fra i vari autori che verranno proiettati ricordiamo: Fritz Lang, Peter Lorre, Peter Weiss, ecc…
Da tenere presente anche i titoli della sezione Fuori concorso, che mescola sia corti che lungometraggi, con nomi noti a livello internazionale, tra cui segnaliamo Valeria Bruni Tedeschi e il regista cinese Jia Zhang-ke che presenta la sua nuova opera The Hedonist, la storia di tre disoccupati dello Shanxi cercano lavoro e la loro ultima speranza è venire assunti come performer in un surreale parco divertimenti.
La 69° edizione del Festival di Locarno si presenta dunque ampia e variegata e non banale. Mai come in questo periodo abbiamo bisogno di ampliare lo sguardo, allargare gli orizzonti per creare punti di contatto. «I film sono come ponti» scrive Carlo Chatrian «sul filo delle emozioni riuniscono persone diverse, mettendo in condivisione storie e frammenti di cultura». Noi speriamo, da questo punto di vista, che il Festival possa essere un grande ponte per le culture.
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