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2/10

Jennifer's Body regia di Karyn Kusama

Horror
recensione di Dmitrij Palagi

Jennifer è la ragazza che tutti desiderano. Legata fin da piccola alla migliore amica Needy si diverte a sedurre gli uomini. Viene sacrificata a Satana da un gruppo indie/rock, che spera così di conquistare una notorietà pari a quella dei Maroon 5. Jennifer però non è vergine, a differenza di quello che pensa il gruppo musicale. Anzichè morire si trasforma così in una mangia-uomini, in senso letterale

 

Non si sconsiglia mai di non vedere un film. In questo caso è un precetto a cui faccio fatica ad attenermi. Resta, come verità inconfutabile, la varietà di gusti, per cui un orrore cinematografico può rivelarsi un cult agli occhi di un'altra persona (e viceversa). Quindi non prendetelo come un consiglio a boicottare la pellicola, semplicemente immaginatevi tre persone che lungo lo svolgimento della trama si guardano con preoccupazione: è una parodia di sé stesso 'sto film? Non può essere così brutto!

Gli eterosessuali di sesso maschile potranno trovare soddisfazione con le forme di Megan Fox e Amanda Seyfried, poco svelate ma pronte a regalare un bacio saffico non eccessivamente entusiasmante. Non mi vengono in mente altri elementi interessanti. Il fastidio maggiore è la proposta di un Satana dalla parte di musica commerciale che aspira ad eguagliare i Maroon 5. I Tenacious D non sono evidentemente riusciti a veicolare l'unica verità: il diavolo sta dalla parte del rock duro. Detto questo si fa fatica a comprendere l'obbiettivo di Karyn Kusama, alla sua terza regia cinematografica (reduce da Æon Flux , dove ha diretto un'altra bellezza statunitense - Charlize Theron).

La trasgressione non trasgredisce, l'aurea horror non spaventa, l'autoironia non ironizza e spesso sembra di trovarsi davanti ad una puntata di una serie TV. Dimenticatevi quindi i riferimenti, teorizzabili, a Le regole dell'attrazione, Schegge di follia o alla trilogia Licantropia (Ginger Snaps). Un prodotto che pare confenzionato con fretta e furia per fasce d'età adolescenziali, incapace di approfondire alcunché, che gioca con i luoghi comuni senza neanche divertirsi. Altrettanto colpevole quella Diablo Cody lanciata dal successo di Juno, rimasta all'interno della tematica teenager con alcune soluzioni buone “per una puntata di Buffy” (Andrea Fornasiero).

La recitazione delle giovani leve televisive (diverse in ruoli secondari) mal compensa la totale assenza di espressività di Megan Fox, spesso ripresa, inutilmente, in primo piano, tanto per far capire qual'è l'elemento a cui ha puntato la produzione. L'unica attrice che trova giustificazioni è Amanda Seyfried, relegata ad un ruolo dalle scarse potenzialità. L'inesistente colonna sonora non distrae dall'orrore, mentre ci si chiede se sia un film che ha tratto insegnamenti da Dario Argento o è la pellicola stessa ad essere una tortura del Maestro dell'horror.

Sarebbe stato meglio se la Fox Atomic si fosse tenuta lontana dal progetto, magari finiva che si trasformava in b-horror, in una commedia demenziale o anche un film a luci rosse, perché al di là di qualche coscia e due lingue di non certa appartenenza non sono presenti neanche elementi sufficienti ad appagare tempeste ormonali giovanili.

Il ruolo più appropriato per un film del genere sarebbe quello di bozza per una serie televisiva, buona per spiegare in modo dozzinale i contenuti e la trama. Per tutto il resto è una collezione di piattume e luoghi comuni. Cercasi elementi positivi.

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Voto degli utenti: 4/10 in media su 3 voti.
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alexmn alle 21:19 del 4 febbraio 2010 ha scritto:

e io che..

..pensavo di vederlo...

mi sa che opterò per un altro horror!!

l'idea che fosse una cavolata mi era più volte passata per la testa..