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7/10

Una Donna per Amica regia di Giovanni Veronesi

Commedia Italiana
recensione di Gloria Paparella

Francesco e Claudia sono belli, giovani e molto amici. Lui è un avvocato, impacciato e spiritoso. Lei fa la veterinaria, è un'anima libera e anticonformista. Tra loro non ci sono segreti, ma quando nella vita di Claudia arriva Giovanni e lei decide di sposarlo, Francesco si accorge che l'amicizia con lei è di natura diversa.

Equivoci, sentimenti e grandi risate nell' eterno dilemma: esiste l'amicizia tra uomo e donna?

L’amicizia tra uomo e donna è possibile o è solo un’illusione principalmente femminile? Uno degli argomenti più seguiti e trattati al cinema viene ripreso da Giovanni Veronesi, il quale espone la sua visione sul tema con un film divertente ed ironico, ma che mette anche a nudo la sincerità dei sentimenti dei protagonisti. Il rapporto tra l’avvocato Francesco (Fabio De Luigi) e la veterinaria italo-francese Claudia (Letitia Casta) è chiaramente a senso unico: lei è una donna bella, disinvolta, disinibita, senza regole, capace di mettere sottosopra la vita del suo miglior amico, il quale non sa dirle mai di no. I due si conoscono ormai da quattro anni, cioè da quando lui ha divorziato e lei ha lasciato il suo uomo; tra loro sembra esserci un’amicizia solida ed equilibrata, se non fosse che Francesco sia palesemente innamorato di Claudia, la quale, però, decide di sposare l’affascinante guardia forestale Giovanni (Adriano Giannini), conosciuto solo una settimana prima ad una festa. Francesco cerca di andare avanti, di pensare a se stesso e si innamora della collega Lia (Valentina Lodovini). I due sembrano voler costruire una vita insieme, fino a quando Claudia ripiomba a casa dell’amico e i due si accorgono di aver nascosto i loro veri sentimenti per tanto tempo. Cosa succederà alla loro amicizia?

Il film è una commedia abbastanza realista, soprattutto nella descrizione dei dettagli più normali e quotidiani (la portiera del palazzo che parla un dialetto salentino strettissimo ed incomprensibile o la scena in cui la polizia ferma il protagonista per verificare il tasso alcolico dopo una nottata di bevute); l’amicizia tra i personaggi che Letitia Casta e Fabio De Luigi interpretano sarebbe poco credibile se quest’ultimo non si accorgesse di essere “cotto” della bellissima amica del cuore, la quale entra ed esce da casa sua indossando minigonne vertiginose come se nulla fosse. Risultano improbabili, invece, la lotte con i cuscini e i giochi infantili tra i due protagonisti, non di certo due ragazzini. Scelta vincente quella di ambientare la storia a Trani e nel Salento: questi luoghi costituiscono una cornice mozzafiato, una porzione d’Italia meravigliosa che offre una giustificazione passionale ai sentimenti dl protagonista e aiuta lo spettatore a seguire meglio la storia.

Il film non manca di regalare momenti divertenti, alcuni davvero esilaranti (la chiusura della pellicola su tutte, ma spassosi sono anche gli interventi della ragazza surfista, interpretata da Virginia Raffaele, che parla così velocemente da non far capire niente al povero Francesco, se non che la sua squadra del cuore, l’Inter, ha perso 3-0). La comicità è un elemento essenziale quando si sceglie come attore principale Fabio De Luigi, interprete brillante e dalla simpatia innata, sempre ironico e credibile nel rappresentare le disavventure del suo personaggio; presente nel cast, anche se con un ruolo minore, la comica Geppi Cucciari nei panni di una donna folle che ha tentato di evirare il marito per presunto tradimento. Adatta al ruolo anche Letitia Casta, che porta con sé un fascino naturale ed un’eleganza innata accostati alla creatività di una donna molto libera come è Claudia.

Per quanto riguarda il tema centrale del film, affrontato già in tante celebri commedie come Harry ti presento Sally, ovvero l’amicizia tra un uomo ed una donna, il regista e anche sceneggiatore Giovanni Veronesi cerca di trasmettere il suo pensiero e di comunicare con quelle persone che tengono dentro un segreto per tutta la vita o che stanno per confessare un sentimento non contraccambiato; mette dei paletti, insomma, dei limiti oltre i quali è meglio non spingersi nei rapporti di amicizia per non incorrere in errori fatali che possono poi distruggere affetti reali. Per questo motivo Una donna per amica può essere considerata una commedia romantica e divertente, ma pervasa da un sottile filo di malinconia che spinge a riflettere su un sentimento tanto importante quanto lo è l’amore, cioè l’amicizia: quella tra uomo e donna può esistere, sì, ma solo in alcune fasi della vita e il finale del rapporto non può essere altro che un riscontro positivo o negativo a un amore che nasce unilateralmente.

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