V Video

R Recensione

5/10

The Big Wedding regia di Justin Zackham

Commedia
recensione di Gloria Paparella

Alejandro è innamorato di Missy e sta per sposarla. Figlio adottivo di Don e Ellie Griffin, separati da vent'anni, non sa come dire alla madre biologica e profondamente cattolica che suo padre (con)vive con un'altra donna e sua madre, un'ebrea-buddista, che pratica il sesso tantrico e vanta un orgasmo di nove minuti. Ma i suoi problemi non finiscono qui e nemmeno la sua famiglia che comprende un fratello medico di trent'anni deciso finalmente a perdere la verginità e una sorella sull'orlo di una crisi matrimoniale. Missy, da par suo, non è messa meglio, il padre ha problemi col fisco e la madre col proprio corpo che 'restaura' a suon di dollari. Nonostante tutto, nonostante tutti e nonostante un prete dogmatico col vizio della bottiglia, Alejandro e Missy arriveranno al giorno delle nozze, che coi fiori d'arancio riserva sorprese, rivelazioni, chiarimenti e scioglimenti felici.

Il matrimonio è uno dei temi prediletti da sceneggiatori e registi per il buon successo di una commedia: se in passato molte delle cosiddette commedie rosa avevano lasciato il segno (solo per citarne alcune, Il padre della sposa di Charles Shyer del 1991 o Il matrimonio del mio migliore amico del 1997 di P.J. Hogan), soprattutto per la semplicità e la linearità della trama base unite ad un umorismo anch’esso genuino e per questo vincente, i tentativi odierni di fare commedia, ed in particolare una wedding comedy, risultano difficili per la mancanza di idee.

The big wedding ha proprio questo difetto: scarseggiano idee nuove, l’umorismo c’è ma si tratta di battute scontate, già sentite e perciò noiose, e i rapporti tra i personaggi appaiono eccessivamente complicati per essere credibili.

Il regista Justin Zackham propone un remake di una pellicola francese del 2006, Mon Frère se marie, una “reunion” familiare in occasione del matrimonio di uno dei figli durante il quale si scatenano equivoci ed imprevisti, in realtà molto prevedibili.

Il merito maggiore del film, girato nel Connecticut nel 2012, è quello di riunire grandissimi attori quali Robert De Niro, Susan Sarandon e Diane Keaton nella parte di un trio di genitori (biologici e acquisiti) che hanno l’opportunità di riconsiderare il loro rapporto, con l’immancabile “vissero tutti felici e contenti” . Nel cast troviamo anche un altro grandissimo come Robin Williams, premio Oscar, con 4 nomination alle spalle, nel ruolo del prete ex alcolista, celebratore del matrimonio in questione. I nomi di questi talentuosi ed esperti interpreti lasciano sperare al meglio e, difatti, sono proprio loro ad elevare il livello qualitativo della pellicola. Al loro fianco, una schiera di giovani promesse del cinema, di cui la più preparata e matura è sicuramente Katherine Heigl, la cui presenza in diversi telefilm e film tv è servita da buona palestra per quello che è stato l’approdo nella grande giungla del cinema quale è Hollywood. Remissiva e poco carismatica, invece, Amanda Seyfried: probabilmente il personaggio della fidanzatina bionda che ha dedicato tutta la sua vita a sognare un matrimonio da favola non la aiuta molto.

A parte qualche momento comico riuscito (merito di De Niro e della sua capacità di interpretare un marito mascalzone), The big wedding sembra essere un’occasione sprecata dal regista per mettere in piedi, con la collaborazione di un cast stellare ed invidiabile, una commedia romantica e divertente, in cui la finzione si mescolasse alla realtà in maniera verosimile e creativa. La sceneggiatura originale poteva essere adattata in maniera più brillante, senza necessariamente complicare la storia o la vita dei singoli personaggi. E qui, bisogna dirlo, lo sforzo è stato minimo.

V Voti

Voto degli utenti: 5/10 in media su 1 voto.
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.