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5/10

Pee Wee's Big Adventure regia di Tim Burton

Commedia
recensione di Alessandro Giovannini

Lo strampalato Pee Wee perde la sua amatissima bicicletta superaccessoriata. Interrogando una fattucchiera, scopre che il mezzo è stato portato ad Alamo (Messico); inizia quindi la sua avventura, all'insegna degli incontri più strani e delle situazioni più assurde, per ritrovarla.

Pee Wee Herman è un personaggio della tv americana degli anni '80-90, inventato ed impersonato da Paul Reubens, attore comico che lo aveva creato già nel 1977, per poi renderlo famoso col The Pee Wee Herman Show, spettacolo trasmesso per anni dalla Hbo a partire dal 1981. In seguito ad uno scandalo sessuale del 1991 che ne ha frenato la carriera per anni, l'attore non ha più ripreso il personaggio per anni, per poi rispolverarlo in tempi recentissimi in un nuovo show per la tv americana.

Nel 1984 Tim Burton troncò i suoi rapporti con la Disney, presso cui lavorava come disegnatore, a causa del divieto ai minori di quattordici anni imposto dall'azienda per il cortometraggio Frankenweenie, realizzato dal regista in quello stesso anno. Fortuna volle che a Paul Reubens capitò di visionare il corto, e che gli piacque tanto da proporre Burton come regista della trasposizione cinematografica di Pee Wee.L'anno seguente, attingendo a piene mani dallo slapstick (genere comico ipercinetico tipico del cinema americano degli anni '10) di Mack Sennett e contando sulla performance di Reubens, tutta tic e risatine isteriche, il regista californiano realizzò quindi il suo primo lungometraggio, Pee Wee's Big Adventure.

Le coloratissime scenografie fanno già presagire un futuro onirico e surreale del regista che, pur a servizio dell'attore, dirige con personalità una pellicola divertente e senza pretese, costruito sostanzialmente come un insieme di gag fisico-verbali dell'esuberante protagonista. La regia di Burton comunque dimostra competenza nei tempi comici e nel dosaggio del ritmo, ed inoltre mostra già in nuce sprazzi di idee che saranno sviluppate seguito: la sequenza iniziale della "colazione automatizzata", ad esempio, rimanda a quella analoga presente nel successivo Edward mani di forbice.

La farsa scombiccherata protratta senza alcuna logica potrà forse infastidire, ma i momenti spassosi non mancano, in particolare il finale ambientato nei veri studi della Warner, in cui inconsapevolmente Pee Wee si intrufola causando i danni più svariati.Altro elemento da sottolineare per capire l'importanza che questo film avrà per la carriera futura di Burton è il sodalizio artistico che lo lega fin da questa pellicola con Danny Elfman, all'epoca membro del gruppo jazz-rock Oingo-Boingo, presenza che si rivelerà vitale per molte future produzioni del regista.

In definitiva il film non vale più di qualche risata, ma è ben confezionato e gradevole se si è nello spirito.

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Voto degli utenti: 5,5/10 in media su 2 voti.
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ffhgui 6/10

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ffhgui (ha votato 6 questo film) alle 17:24 del 18 marzo 2012 ha scritto:

Divertente. Tra le commedie di Burton però svetta indubbiamente "Beetlejuice".