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7/10

Ed Wood regia di Tim Burton

Biografico
recensione di Alessandro Giovannini

Biografia di Edward D. Wood Jr. (Johnny Depp), il “peggior cineasta di tutti i tempi”, autore di Plan 9 From Outer Space, il” peggior film della storia del cinema”. Eterosessuale che ama travestirsi da donna, senza un soldo ma pieno di ambizioni durante gli anni '50 a Hollywood tenta di farsi un nome realizzando B-movie con la partecipazione di Bela Lugosi (Martin Landau), vecchia star dell'horror ormai sul viale del tramonto, ed altri improbabili colleghi di lavoro.

 

Nel 1994 Tim Burton è un regista affermato, ha già diretto il suo miglior film (Edward mani di forbice) e riscosso enorme successo al botteghino con il dittico su Batman. I primi anni Novanta lo vedono impegnato principalmente come produttore di serie tv (Family Dog, 1993) e film (The Nightmare Before Christmas, 1993; Crociera fuori programma, 1994), finchè gli capita tra le mani la sceneggiatura di questo film, scritta da Scott Alexander e Larry Karaszewski. Appassionatosi alla figura di Ed Wood, Burton decide di dirigere il film, liberamente adattato dalla biografia di Wood intitolata Nightmare of Ecstasy, scritta da Rudolph Grey.

I film di Wood (horror, sci-fi e softcore) sono stati in parte rivalutati negli anni, guadagnandosi schiere di ammiratori. Dopo aver visto questa biopic viene davvero voglia di vederli. Un regista/attore così sgangherato probabilmente non si vedrà mai più nella storia e Tim Burton ce ne regala una sua simpatica visione, filmando in B/N in conformità al periodo storico in cui il cinema era ancora privo di colore.

Da segnalare che si tratta della prima collaborazione fra il regista ed un compositore diverso da Danny Elfman, cui è stato preferito Howard Shore, abile nel tratteggiare con una colonna sonora riecheggiante quella dei film hollywoodiani di quegli anni, un'atmosfera vagamente surreale intonata con questa vicenda che in effetti ha dell'incredibile.

Molto bene il cast, con una folta schiera di comprimari a spalleggiare i due protagonisti: Johnny Depp, alla sua seconda collaborazione con il regista, si conferma duttile attore, in grado di conferire al personaggio un atteggiamento surreale che non eccede mai nell'inverosimile; la parte del leone spetta però Martin Landau (Oscar per migliore attore non protagonista) che impersona il grande divo dell'orrore Bela Lugosi a fine carriera, povero e drogato, un personaggio malinconico e misero ma buono e gentile, cui ci si affeziona. Il rapporto di stima reciproca e di forte empatia che si viene a creare tra i due nel corso del film, amicizia sincera e leale in un mondo dove a dettare legge sono le regole di mercato, e in cui Hollywood assomiglia molto ad una prigione dorata più che ad un mondo dove tutto è possibile, è il fulcro del film, e proprio in questo riconosciamo la poetica burtoniana che in apparenza può sembrare offuscata nella cornice del biografismo. La pellicola è invece notevole proprio per questo motivo: è la dimostrazione di come la personalità di un autore si riconosca qualunque cosa faccia, e farebbe piacere se fungesse da motivazione per Burton ad una svolta di genere, dopo i risultati altalenanti degli ultimi anni.

V Voti

Voto degli utenti: 8,3/10 in media su 6 voti.
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ffhgui 8/10
alexmn 8/10
B-B-B 8/10

C Commenti

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ffhgui (ha votato 8 questo film) alle 17:22 del 18 marzo 2012 ha scritto:

Tra i migliori di Burton, Landau e Depp eccezionali. Davvero uno splendido film.