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6/10

Paulette regia di Jerome Enrico

Commedia
recensione di Alice Coiro

Paulette è una signora anziana, che vive da sola in un complesso residenziale alla periferia di Parigi. Con la sua magra pensione non riesce a sbarcare il lunario. Una sera, osservando alcuni misteriosi movimenti fuori dal suo palazzo, Paulette scopre un mondo che non conosceva. Decide così di iniziare a vendere cannabis. Dopo tutto, perchè non dovrebbe? Paulette era una pasticciera: il suo fiuto per gli affari e il suo talento come cuoca saranno un grande aiuto nella ricerca di soluzioni originali per la sua nuova attività. Ma non si diventa spacciatori in una notte!

Un film di Jerome Enrico, con Bernadette Lafont, Carmen Maura, Dominique Lavanant, Francoise Bertin, André Penvern. Una commedia leggera che esula da tutti i cliché prestabiliti della commedia di genere. La protagonista è una nonnina che fa torte e pasticcini, e fin qui, direte voi, non ci sarebbe niente di male, se non altro che la dolce vecchina è una spacciatrice razzista e un po' cafona. Ma facciamo un passo indietro: prima di diventare nonna spinello, Paulette conduceva una vita triste e un po' squallida, la sua attività di ristorazione è fallita alla morte, per alcolismo, del marito, così è stata costretta a vendere il locale a dei cinesi. In questo film, anzi nella figura di Paulette, nonostante la sua irriverente e contagiosa comicità, c'è un vero spaccato di realtà ed amarezza. Il regista, con questa pellicola, ha voluto toccare diversi punti interessanti e di grande ispirazione, mascherandoli sotto una vena comica. Il primo, su cui ho avuto modo di riflettere è stato quanto l'ambiente in cui viviamo ci può condizionare. Se passiamo la nostra esistenza a lamentarci, nonostante le difficoltà, senza fare in modo di risollevarci entreremo inevitabilmente in una spirale di infelicità e solitudine. Insomma se non riesci a trovare niente di bello per cui valga la pena vivere ti ritroverai inevitabilmente ad essere una vecchia acida brontolona che vive in un monolocale vuoto e triste, magari pieno di gatti ( con tutto il rispetto per i gatti). E in secondo luogo, ho apprezzato il messaggio di positività che mi ha lasciato questa pellicola. Paulette infatti se all'inizio colpisce la nostra attenzione per il suo carattere fuori dalle righe, in seguito agli eventi che la pellicola le porterà ad affrontare conquisterà tutta la nostra comprensione e la nostra simpatia. Lei infatti, con grande coraggio mette da parte il suo orgoglio per rimettere in discussione la sua vita, e questo è un' atteggiamento da apprezzare e da imitare. Perchè in fondo si tratta solo di unire i puntini e se la piega che prende la nostra esistenza non ci piace, se il disegno a cui il nostro destino ci ha sottoposto non è come lo immaginavamo, basta stracciare il foglio e iniziare da capo. A Paulette è bastato mescolare un po' di ingredienti per cambiare la sua vita, 80 g di burro, 150 g di cioccolato, 2 uova e un po' di hashish. Voi comunque non imitatela perchè è illegale, cercate di trovare l'ispirazione in voi stessi. Insomma rivoluzionate le vostre vite, inseguite i vostri sogni e le vostre aspirazioni, e non importa se siete vecchi, giovani, poveri o ricchi mettetevi in gioco, perchè in palio c'è solo la vostra felicità! Grazie per questa ventata di ottimismo!

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