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R Recensione

7/10

Erinnerungen regia di Dennis Knickel

Drammatico
recensione di Francesco Carabelli

Due giovani, l'innamoramento e la delusione del non essere corrisposti, l'amarezza della vita e la volontà di farla finita. Il dolore della perdita e il valore universale del ricordo.

Girato con la camera digitale Red one, questo film ci stupisce per i movimenti avvolgenti di macchina. Una macchina in continuo movimento, che segue la storia d’amore dei due protagonisti con movimenti circolari e laterali, insistendo su questa coppia di giovani attori, che con entusiasmo si sono gettati in questo progetto dai fini educativi. La storia è semplice: due giovani, il loro innamoramento, il gioco e la complicità, la conoscenza reciproca attraverso il gioco di domande e risposte che non sempre soddisfano uno dei due. Come in molte storie d’amore, c’è il momento dell’incomprensione e il ricordo di ciò che potrebbe essere stato. Ricordi, Erinnerungen in tedesco, il film è giocato proprio su questa componente. Qual è il ns. primo ricordo? Quale esperienza ci ha segnato per prima nella vita? Quando abbiamo preso la prima sbronza? Quando ci siamo innamorati la prima volta? Il ricordo, un tema caro alla cinematografia di un mostro sacro del cinema francese come Chris Marker, viene qui rielaborato a livello di ricordo personale e non più come memoria storica, anche se nel finale il regista insiste sul valore universale del ricordo. Questo almeno in uno dei finali alternativi del film, dato che il film è stato successivamente rimontato, dopo aver partecipato al Vimeo Film festival. La fine tragica del protagonista maschile, che decide di togliersi la vita, ossessionato dal ricordo di un amore che ormai è passato, vuole essere esemplare di come i ricordi influiscano, negativamente o positivamente sulla nostra vita e conseguentemente sulla vita degli altri, di coloro che vivono con noi e di coloro che anche non conosciamo, ma che potrebbero subire le conseguenze del ns. comportamento. Vi è quindi una componente etica in sottofondo, a muovere la storia narrata per immagini dal regista tedesco Dennis Knickel (segnalo qui che il film è stato destinato in particolare a scuole ed istituzioni per il suo profilo educativo verso la gioventù). Questo ha tanto più valore oggi che, attraverso i social media, la nostra vita, i nostri ricordi, le ns. esperienze vengono messe a disposizione di un numero potenzialmente infinito di utenti, che possono rivivere con noi quella che è stata la ns. vita e possono, in qualche modo, influire su di noi, passando in questo modo la ns. esperienza da un bacino ristretto ad uno molto più ampio di fruitori. Il regista trentenne non è qui alla sua opera prima, avendo già girato in passato cortometraggi e mediometraggi. Un artista poliedrico con una propria casa di produzione alle spalle e impegnato anche nel campo della scrittura (all’attivo un libro legato ad un suo viaggio in Tailandia). Dà prova di sapere costruire con cura la storia, ricorrendo spesso a cesure nel montaggio, per mantenere desta l’attenzione della platea e per costruire un racconto ellittico (si noti anche il recupero in fase di montaggio di alcune scene già inserite nel film, al fine di costruire una breve sinossi per immagini). La giovane attrice originaria di Colonia, Luana Bellinghausen, e il giovane berlinese Enrico Guzy riescono a interpretare con verosimiglianza la complicità della coppia e poi la disperazione seguita alla rottura, anche se, soprattutto in questa seconda fase, la recitazione risulta più affettata e più legata alla sceneggiatura, meno spontanea. Sicuramente l’autore potrà migliorare questa componente nel lavoro con gli attori, rendendo così le prossime opere ancora migliori a partire da una buona solidità registica e da storie interessanti e sicuramente con ampi margini di sviluppo. Un plauso alla bellissima ambientazione boschiva nel sud della Germania nei luoghi natali del regista e in altre location nel Brandeburgo. Il film ha partecipato a molti festival internazionali vincendo anche un premio come miglior film al Marbella International Film festival e in altri piccoli festival internazionali.

 

 

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