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R Recensione

7/10

Salt regia di Phillip Noyce

Azione
recensione di Alessandro Pascale

Corea del Nord: l'agente Cia Evelyn Salt, prigioniera di un carcere governativo, viene liberata grazie alle pressioni sull'Agenzia fatte dal suo compagno, l'aracnologo Mike Krause.

Washington, due anni dopo. Poco prima di festeggiare l'anniversario di matrimonio con Mike, Salt e l'amico e collega Ted Winter si trovano ad interrogare Vassily Orlov, spia sovietica che si presenta come artefice di un progetto degli anni settanta, l'operazione "Giorno X", finalizzato ad inserire alcune cellule dormienti all'interno della società statunitense, pronte ad entrare in azione. Orlov afferma che una di queste ucciderà l'attuale presidente russo, in quei giorni in visita a New York, e Orlov afferma che il nome dell'agente è Salt...

 

Un giorno mi piacerebbe proprio tanto vedere un film che termina con la fine del mondo e, magari, con la vittoria dei “cattivi”. Non tanto perchè questi corrispondano in Salt a vecchie spie sovietiche rimasti dormienti per oltre venti anni, indifferenti del fatto che il socialismo reale fosse morto da un pezzo (e già emerge la prima contraddizioni del film: indottrinati ideologicamente su cosa nel momento in cui non c'è più niente per cui lottare?). Quanto piuttosto perchè una volta tanto vorrei davvero essere stupito fino in fondo, con un film d'azione o di spionaggio apocalittico che finisca male, senza però sfociare in degenerazioni horrorifiche (tipo i filoni zombie) o in commedie demenziali (seppur raffinate, come il Dottor Stranamore insegna).

Detto questo Salt è un film che piace, perchè riesce a non farti pensare dall'inizio alla fine. O meglio, ti incolla il cervello sulla trama e sui suoi possibili sviluppi, lasciandoti in testa infine molte domande irrisolte (segno di una sceneggiatura con qualche buchetto di troppo) e la sensazione che passaggi psicologici di rilievo vengano trattati con una certa superficialità di fondo. Un po' inevitabile d'altronde, visto il ritmo frenetico dell'opera, che porta avanti in maniera impeccabile temi e stili della trilogia di The Bourne, sotto il segno di Doug Liman e Paul Greengrass, con tanto di ampio utilizzo della camera a mano.

Veri valori aggiunti sono senz'altro il soggetto, degno delle migliori idee romanzesche di John Le Carré e Frederick Forsyth, e la presenza massiccia di due grandi professionisti come Angelina Jolie e Liev Schreiber: la Jolie riesce a districarsi nella materia del thriller un po' irreale (vedi Wanted e Lara Croft) spiazzando continuamente lo spettatore per le sue svolte psicologiche repentine (dalle ansie sentimentali per il marito alla freddezza glaciale di stampo russo), tanto da lasciare nell'incertezza fino alla fine sulle sue vere emozioni. Schreiber si consolida offrendo la solita prestazione granitica che lo mantiene uno dei più interessanti e dotati attori in circolazione.

A dirla proprio tutta però: un film del genere dove i sovietici sono spietati manipolatori pronti a uccidere senza scrupoli milioni di persone per distruggere gli USA non si vedeva davvero da molto tempo. Un po' eccessivo ed esagerato in fondo. Non trovate?

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Voto degli utenti: 6/10 in media su 2 voti.
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Peasyfloyd, autore, alle 10:20 del 12 novembre 2010 ha scritto:

e tra l'altro: quando la fiction assomiglia incredibilmente alla realtà:

http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2010/mese/11/articolo/3670/

"il sessantacinquenne Mikhail Vasenkov, che da oltre 40 anni aveva l'identità del fotografo spagnolo Juan Lazaro ed era uno dei migliori e più "coperti" agenti russi, al punto che né la moglie che aveva vissuto con lui più di un trentennio né i figli né gli amici e i colleghi avevano mai sospettato che potesse non essere quello che si mostrava. Vasenkov aveva segretamente ricevuto la medaglia di Eroe dell'Urss negli anni '80 ed aveva il grado (sempre segreto) di generale; dopo l'arresto sembra sia stato torturato dagli americani, subendo la frattura di alcune costole e di una gamba, ma si tratta di voci senza alcuna conferma ufficiale."

Altair882 (ha votato 8 questo film) alle 19:11 del 11 giugno 2017 ha scritto:

Un Angelina Jolie strabiliante nei panni di una spia super addestrata al combattimento, un film d'azione da non perdere, io l'ho adorato.