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9/10

Il Bounty regia di Roger Donaldson

Storico
recensione di A. Graziosi

Ultimo rifacimento del celebre avvenimento storico dell'ammutinamento del bounty. Un film tra lo storico e l’epico, che ricorda molto i capolavori di David Lean poiché, proprio come accade in quest’ultimi, al centro focale della pellicola c’è un forte contrasto tra due uomini e tra due idee e concezioni della vita diametralmente opposte. Non a caso, il film è partito proprio come progetto di questo grande regista ed è stato scritto da uno dei suoi valenti collaboratori.

Accompagnato dalle a dir poco magnifiche e suggestive musiche di Vangelis e vantando un cast d’eccezione anche tra i coprotagonisti (Laurence Olivier, Liam Neeson, Daniel Day-Lewis) il film ci immerge con grazia nelle famose vicende storicamente accadute dell’ammutinamento dei marinai del Bounty, avvenuto soprattutto per mano di Christian Fletcher (Mel Gibson) contro l’ambiziosissimo capitano Bligh (lo straordinario Anthony Hopkins), che tra l’altro era suo stato suo amico.

Per chi non conoscesse la storia, in breve, a fine settecento il capitano inglese Bligh aveva l’intenzione di non fare il normale percorso a est per le indie per raggiungere Tahiti, dove avrebbe preso delle piantine del frutto del pane per portarle in patria, bensì di passare per ovest a sud del sudamerica, una rotta molto più breve ma pericolosissima per motivi atmosferici. L’ossessione, più che l'obiettivo, di fare qualcosa di memorabile e venir ricordato dalla storia stava facendo dimenticare a Bligh l’importanza della vita dei suoi stessi uomini.

Questi ultimi, tra l’altro, erano molto scontenti a causa dei modi autoritari e strambi del capitano e poiché erano stati costretti ad abbandonare il paradiso naturale in terra che era Tahiti, dove si erano perfettamente ambientati con la popolazione e le donne locali, a differenza di Bligh che addirittura non riesce ad avere un rapporto con la moglie del capo locale, che gli era stata offerta come dono d’ospitalità. Da una parte dunque c’è Christian e gli uomini dell’equipaggio con il loro amore per la vita su questa terra, dall’altra parte Bligh che per paura della morte vive con il chiodo fisso di fare qualcosa che lo renda immortale tra gli altri uomini. Il Bounty è un  film di quelli dove ogni inquadratura e ogni sguardo hanno qualcosa da comunicare: un film d'avventura maestoso ed evocativo, come quelli di una volta, ma moderno al tempo stesso.

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