R Recensione

1/10

Left Behind regia di Vic Armstrong

Fantastico
recensione di Tomas Bonazzo

Alcuni personaggi assistono a numerose e misteriose sparizioni di persone in tutto il mondo. Il caos derivante gli impegnerà in una lotta vitale per un reunion familiare e per il fatidico: “Dimentichiamo il passato, ciò che importa è che ti voglio bene”.

Difficile. Ciò che ha spinto a produrre questo pellicola tratta dall'omonimo romanzo -primo di sedici- scritto da Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins è difficile da individuare. Mi piace immaginare che la Stoney Lake Entertainment -una sconosciuta casa produttrice- sia andata a fuoco e che, sfortuna vuole, si sia salvata solo tale sceneggiatura trovandosi fuori dallo studio perché cestinata e, quindi, protetta dalle fiamme nell'apposito contenitore per la carta e cartone della raccolta differenziata. Dal romanzo originale viene preso il peggio, svuotando la narrazione degli sviluppi sociali che una parusia evangelica comporterebbe: l'edificazione di un nuovo ordine mondiale presieduto dall'ex presidente della Romania Nicolae Carpathia, alter-ego dell'anticristo. Si svolgono, invece, le vicende di due-tre personaggi che seguono due linee d'azione: la figlia, (Cassi Thomson) che abiura in ogni sua forma qualunque tipo di religione o divinità, e considera sua madre una cerebrolesa -perché credente-; lei si reca col fratellino in uno dei tanti mall che come funghi signoreggiano nelle periferie americane, ammirando le vetrine dei negozi. Il babbo, invece, è pilota di Boing 747, ha una liaison con una hostess e preferisce il lavoro- e la hostess- alla sua vera famiglia nel giorno del suo compleanno. Poi, c'è anche il belloccio di turno (Chad Michael Murray, protagonista del televisivo One Tree Hill) che, oltre esser di bella presenza e valoroso, è l'unico che rimane equilibrato senza andare in escandescenza anche quando la patata inizia a scottare. Ovviamente il belloccio quattro minuti prima di imbarcarsi col babbo-pilota (Nicolas Cage, un tempo attore di prim'ordine) conobbe la di lui figlia innamorandosene follemente. In questo intrigo ad alto contenuto di adrenalina -del genere la signora in giallo-, s'inerisce la profetica sparizione di tutti i bambini - ma non è chiaro fino a che età, forse 17- e dei credenti. Vic Armstrong, stuntman ufficiale di Harrison Ford nei vari Indiana Jones, passa inspiegabilmente dietro la cinepresa e, anonimamente, conduce la pellicola ad un finale che dovrebbe far presagire la programmazione di nuovi capitoli, nonostante gli incassi del primo pareggino appena i costi di produzione. Tra i numerosi christian movie (Exodus: Gods and Kings di R. Scott, Noah di D. Aronofsky) usciti nelle sale in questi ultimi tempi è, diciamo, il meno sofisticato. Purtroppo non sono né funzionali, né suggestivi gli effetti speciali, spesso punto di forza di pellicole mancanti di trama, suspance e qualunque introspezione dei ruoli. Nota amara anche per Cage che, nel periodo 2014-2015, lo si potrà ammirare in ben sei pellicole. Probabilmente perché ancora in bolletta dal 2008 -per debiti contratti col fisco- la sua scelta di entrare nel cast di Left Behind sembra seguire solo logiche remunerative. E si nota.

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