Dumbo regia di Samuel Armstrong, Ben Sharpsteen, Norman Ferguson, WIlfred Jackson, Bill Roberts, Jack Kinney
AnimazioneIn un circo americano itinerante c'è un'elefantessa che sogna di avere un cucciolo tutto per sé. La cicogna glielo porta, ma il piccolo ha due orecchie a sventola di abnormi proporzioni, cosicché è preso in giro da tutti gli animali del circo, e chiamato Dumbo (assonanza con "dumb" = muto/stupido). Dumbo subirà angherie di vario genere, confortato solo dal suo unico amico Timoteo, un simpatico topo, fino a che non scoprirà di avere doti a dir poco eccezionali...
Film low budget dopo il flop iniziale di Fantasia, che costrinse Walt Disney ad un ridimensionamento dei progetti successivi, ristrettezza che caratterizzerà lo Studio per molti anni a venire. Sebbene realizzato in modo "povero", rinunciando a strabilianti effetti speciali o innovazioni particolari, Dumbo è uno dei Classici più riusciti: un racconto più concreto dei precedenti (è anche il primo ambientato negli States, cioè nel mondo reale) e più duro per quanto riguarda le sofferenze del protagonista, qui tutte psicologiche, che riesce nella scommessa di tratteggiare un eroe che non parla ma con cui si può entrare in empatia.
Il topolino emula la figura del Grillo Parlante, almeno in quanto aiutante e consolatore del buon elefantino. I disegni semplici non mancano di dinamismo di parentesi surreali di bell'impatto (fra tutte la famosa sequenza onirica degli elefanti rosa) e, sebbene la corta durata non permetta uno sviluppo della vicenda molto articolato, c'è abbastanza materia narrativa per farne una fiaba completa ed apprezzabile da bambini e adulti.
Consigliato anche per le divertenti musiche, vincitrici di un Oscar.
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