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R Recensione

6/10

Un re allo sbando regia di Peter Brosens, Jessica Woodworth

Commedia
recensione di Claudia

Mentre il re belga nicola terzo è in visita a istanbul, con al seguito un documentarista inglese, la vallonia dichiara indipendenza: deve tornare quindi subito a casa, ma come? Una sorta di apocalisse-mediatica lo tiene tagliato fuori da mezzi di trasporto e comunicazione e deve quindi fare il viaggio di ritorno a casa letteralmente a piedi.

Buonissima commedia che ricorda molto (tanto) altre operette “nordiche” da jalla jalla a Italiano per principianti, rispettivamente svedesi e danesi.

il topos è quello classico, classicismo, dell'imbranato/depresso che dimostra finalmente di valer qualcosa quando a confronto con dei problemi: e che problemi, non tanto e non solo l'essere detronizzato a sua insaputa mentre all'estero, ma addirittura bloccato da una tempesta solare che mette in tilt i mezzi di trasporto e comunicazione di mezz'europa talmente irreale da sfiorare l'astrazione.

L'interpretazione e l'ironia si perdono nelle versione italica, com'è normale che sia, ma rimane il brio, la velocità, la compattezza. Troppo stilizzata però la visione dell'europa dell'est, dove il re Nicolas terzo deve passare per arrivare in Belgio (Ed anche perchè una delle terre che produce il film, assieme ai Paesi Bassi e il Belgio), terra che forse poteva essere così come ritratta (la chiameremmo “kusturica-lite”) circa 10- 15 anni fa.

Basato alla lontana o meglio ispirato a quel periodo del 2010 in cui il Belgio rimase 500 giorni senza regnanti. E' solo un pretesto, meno male, anche perchè sennò le risate si perderebbero in giri politici tra l'altro codificabili solo per chi ha dimestichezza con reali and company.

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