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7/10

Election regia di Alexander Payne

Commedia
recensione di Claudia

Jim McCallister non ha ancora dimenticato che il suo migliore amico e collega presso un liceo del Nebraska é stato cacciato da scuola per una relazione con una studentessa, e, cosa più strana, da la colpa a lei, La perfettina e ambiziosissima Tracy Flick. Quando è il momento delle elezioni scolastiche e Tracy è a un passo dalla vittoria, decide di candidare Paul, ignorantello bravo ragazzo capitano della squadra di rugby, sicuramente più popolare di Tracy e molto più ben visto, per il dolore della ligia Tracy.

Commedia amarissima basata su un libro (Election, di Tom Perrotta) in realtà abbastanza diverso: nel libro Tracy é una ragazzina chiaramente viscida, ma nel film Tracy rappresenta solo la metafora della persona che si impegna molto e per questo sembra subdola o con "un piano dietro" a tutti e non solo viene ingiustamente non apprezzata, ma anche facilmente scavalcata dal bello e stupidotto perchè bello e stupidotto.

In realtà, anche se questa scelta di cambio rotta  si rivela vincente, pone la pur brava Reese Whiterspoon davanti ad un ruolo praticamente impossibile: troppe le sue sfaccettature per elencarle, ed infatti l'attrice, all'epoca già al comando di un notevole divismo, è proprio l'anello debole del film, per il resto interpretato da gente più credibile come piccoli omuncoli di un paesino di provincia alle prese con mini-problemi e mini-scappatelle.

Election è una perfetta scatola, con 3 atti compatti come un cubo di metallo in una discarica, ma chiusa anche in un eterno conflitto: Payne che desidera fare un film adulto e  la mtv films che invece domanda un film per ragazzi. In questo muro a muro rimangono spiaccicate tante cose, purtroppo. Ad esempio, la spiegazione così prolungata della storia tra Tracy e il professore che sembra, oltre che fuori tono anche totalmente -a meno che non si svelasse qualcosa sul finale- inutile. Maccallister in teoria è preoccupato dal dover passare tempo con Tracy e per questo non vuole che vinca. Ma è una preoccupazione che esiste a prescindere dalla cacciata del suo amico, la cui rilevanza sembra peculiare e stramba (era il suo migliore amico dal liceo, ora non sa neanche dove sia, oltre al fatto che seduce sua moglie) e poco azzeccata.

Diciamo che nonostante Broderick - anche nella versione doppiata - sia perfetto per questo ruolo, le parti migliori sono quelle fornite dai ragazzi che costituiscono la seconda strorylinec (Paul, Tammy, Lisa). Con le sue duemila contrapposizioni e caratteristiche è in effetti difficile vedere Tracy come personaggio reale e non come parafulmine di mille paranoie, e come già detto prima, non è interpetata da una grande attrice, almeno qua, almeno allora.

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