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R Recensione

6/10

Baby Boss regia di Tom McGrath

Animazione
recensione di Claudia

Geloso del neo fratellino, Tim inizia ad immaginarlo vestito come un vero e proprio uomo d'affari e a vederlo come un potenziale nemico, capace di indirizzare su di se attenzioni tramite ovvie capacità dettate dal suo essere, ne è convinto, una spia.

Cartone quanto mai disegnato su fatti e ambizioni umane, in totale spirito Dreamworks -alla produzione- e con l'ovvio obiettivo di convogliare su se non solo bambini (anzi, poco) ma anche adulti e ragazzini. Baby Boss cerca di far suo l'universale feeling della gelosia tra fratelli, ma allarga quello che può essere a malapena un aneddoto ad un vero e proprio lungometraggio, giocandosi quindi la divertente idea di spunto in una statica e monotona lotta al classico e inevitabile nemico, che tra l'altro mal si sposa con un film che di surreale ha poco o nulla - a parte, ovviamente, l'avere al suo centro un bambino cartoon che immagina che suo fratello sia un neonato-spia. Basato su un bestseller del 2010, può far ridere a tratti (geniale l'idea dell'aereo occupato da soli imitatori di Elvis, che ovviamente va a Las Vegas) anche se difficile togliere lo sguardo e il pensiero dal grande "elefante" nella stanza: perchè un bambino di 7 anni sa già cos'è un "business man" una "valigietta 24 ore" , immagina un'ufficio da cui si "smistano" bambini? Sa cosa siano giacche di moda e macchine veloci? Il regista è lo stesso di Madagascar e si vede: doppiaggio originale stranamente "di serie b" per un prodotto così prenotato per abbattere tutti i record: Tobey Maguire fa da narratore, Alec Baldwin, Steve Buscemi e Lisa Kudrow tra gli altri. 100 minuti sono tanti.

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