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7/10

Scusate il Ritardo regia di Massimo Troisi

Commedia
recensione di Valerio Zoppellaro

Scusate il ritardo narra la storia di Vincenzo, un trentenne meridionale e disoccupato. La sua vita si dipana tra i pianti dell'amico Tonino, che non riesce a darsi pace dopo essere stato lasciato dalla fidanzata, e la travagliata storia con la nevrotica Anna alla quale non riesce ad esternare tutti i sentimenti e le attenzioni che lei invece cerca.

Considerata l’opera migliore di Massimo Troisi, Scusate il ritardo è l’emblema della paradossale comicità dell’attore napoletano. La trama è assai semplice, con pochi personaggi fortemente caratterizzati come l’amico Tonino, splendidamente interpretato da Lello Arena e la fidanzata Anna, impersonata da una Giuliana De Sio all’apice della sua bellezza. Troisi è autore di un film fortemente intriso di folklore napoletano, riuscendo allo stesso tempo a discostarsi dallo stereotipo fatto di pizza, allegria e mandolino.  Vincenzo è infatti un personaggio malinconico ed indeciso che vede il mondo intorno a sè andare avanti su certezze ben definite, mentre lui appare svogliato e incapace di fare qualsiasi azione. Il personaggio interpretato da Massimo Troisi ha evidentemente dei tratti autobiografici, come emerge da alcuni racconti della sua famiglia ed è in decisa controtendenza con la sua epoca: egli appare infatti privo di coinvolgimento emotivo verso qualsiasi aspetto della sua vita e questo tratto del suo carattere si evidenzia sia nei momenti in cui ascolta le paturnie dell’amico Tonino che nella relazione con Anna, alla quale non riesce ad esprimere il suo amore. È chiaro come il suo sia un problema di sicurezza più che di empatia ma i suoi comportamenti lasciano spesso di stucco Anna, che non riesce a capire se lui sia timido o disinteressato a lei. Su quest’insicurezza patologica e sulla tendenza del personaggio a ricercare il paradosso nelle sue argomentazioni, Troisi basa la sua inimitabile comicità. Memorabili alcune scene come quella del pianto della madonna e della partita del Napoli dopo aver fatto l’amore. Film in generale godibile e delicato, che mantiene la sua comicità a trent’anni di distanza. Su Scusate il ritardo Giuliana De Sio racconta come, alla fine delle riprese, gli era giunta la notizia della morte del suo compagno. Troisi scelse di non inquadrarle il volto nell’ultima scena, per non costringerla a fingere in un momento particolarmente doloroso. Ennesima testimonianza dell’umanità dell’ attore napoletano scomparso nel 1994.

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