R Recensione

8/10

Minions regia di Kyle Balda, Pierre Coffin

Avventura
recensione di Giulia Betti

La storia di Minions di Universal Pictures e Illumination Entertainment inizia all'alba dei tempi. Partendo da organismi gialli unicellulari, i Minion si evolvono attraverso i secoli, perennemente al servizio del più spregevole dei padroni. Continuamente senza successo nel preservare questi maestri, dal T-Rex a Napoleone, i Minion si sono ritrovati senza qualcuno da servire e sono caduti in una profonda depressione. Ma un Minion di nome Kevin ha un piano, e lui - insieme all'adolescente ribelle Stuart e all'adorabile piccolo Bob - decide di avventurarsi nel mondo per trovare un nuovo capo malvagio da seguire per sè e i suoi fratelli. Il trio si imbarca in un viaggio emozionante che li condurrà alla loro prossima potenziale padrona, Scarlet Sterminator (il Premio Oscar Sandra Bullock), la prima super-cattiva al mondo. Un viaggio che li porterà dalla gelida Antartide alla New York City del 1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno affrontare la loro sfida più grande: salvare tutti i Minion ... dall'annientamento.

Sono piccoli e tenerissimi ma non sono i criceti di Hamtaro, sono dei lavoratori pasticcioni ma non sono I Puffi, sono gialli ed umanoidi ma non sono I Simpson, il loro corpicino è un ibrido tra una pasticca ed una banana, loro sono i Minions. I Minions, personaggi d'animazione tra i più noti ed amati del momento nascono dalla matita e dall'ingegno di Ken Daurio e Cinco Paul. Famosi per il loro linguaggio babilonico, generato dal mixage improvvisato di vari idiomi come l'inglese, lo spagnolo, il francese, il russo, il coreano, il giapponese e l'italiano, i piccoli mostriciattoli gialli raccolgono successo e consensi sopratutto grazie alla loro comicità fisica fatta da gag spassose e umorismo slapstick. Gustosissime le loro vocine da poppanti, generate dallo stesso Pierre Coffin, anche regista del film che racconta di come non ci sia stata alcuna premeditazione nella creazione del loro linguaggio, ma che il tutto sia nato durante i test preliminari per l'animazione dei personaggi, quando egli stesso cominciò ad improvvisare parole prese da lingue che conosceva a malapena, sfruttando anche molti nomi di pietanze. I Minions, già affezionati personaggi di grandi successi al botteghino come Cattivissimo Me e Cattivissimo Me 2, si sono finalmente aggiudicati il ruolo di protagonisti in questo spassoso Spin Off/Prequel che li vede impegnati in una missione piuttosto complessa per le loro menti zuccone e per la loro indole da imbranati: trovare il vero "Boss". Partendo dalla notte dei tempi, i piccoli Minions, come tanti pulcini disorientati ed affamati di ordini si mettono alla ricerca della loro spietata mamma papera, pronta ad impartire ordini e a progettare piani malvagi in cui coinvolgerli come scagnozzi. Come primo Duce trovano un T-Rex, ma sarà il loro celebre amore per le banane a determinarne l'estinzione, poi sarà la volta di un Faraone, poi di Napoleone ed infine di un mostruoso e pallido Conte Dracula. Tutti sterminati dai loro pasticci irrimediabili. Giunti all'amara conclusione di essere destinati a non trovare mai il loro Führer, decidono di ritirarsi in Antartide e dare inizio ad una civiltà di Minions. Purtroppo però, ci sono individui al mondo che sono destinati a vivere come sudditi alla mercè di grandi capi, e che una volta lasciati liberi nelle loro azioni si ritrovano a cadere in un drammatico stato di depressione. Fortunatamente però, la storia ci insegna, che c'è sempre un rivoluzionario in un gruppo, un individuo pronto all'azione, ed anche tra i Minions se ne distingue uno fra tanti, è Kevin, il quale si offre di perlustrare l'occidente alla ricerca di un Capo malvagio. Lo seguono in questa missione l'adolescente ribelle Stuart e il tenerissimo cucciolo Bob. I tre Minions compiono un viaggio spassoso nelle New York, Orlando e Londra degli Hippie Sixties. Un'avventura impregnata di memorabili citazioni storiche e culturali la loro, che stimola anche una divertente rassegna di tipicità britanniche, il tutto scandito da una colonna sonora di qualità che divertirà più il pubblico adulto che quello dei piccini. Verranno spolverati brani di Jimi Hendrix, degli Stones, dei Doors e dei Beatles. Insomma  Minions è uno spettacolo adatto a tutta la famiglia, ma apprezzabile integralmente solo da un pubblico adulto capace di coglierne i geniali riferimenti storici e l'ironia.

V Voti

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Giulia 8/10

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