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5/10

Taken regia di Pierre Morel

Thriller
recensione di Alessandro Pascale

 

Bryan (Liam Neeson) è un ex agente segreto, ormai in pensione. Esperto di arti marziali, uso delle armi e dotato di una impressionante capacità di uccidere a sangue freddo, Bryan svolge ormai lavoretti saltuari come guardia del corpo delle star e cerca di riconquistarsi l'affetto della figlia, trascurata per troppo tempo. Quando questa però viene rapita a Parigi durante una vacanza a Parigi Bryan dovrà tornare a vestire i panni dello spietato agente segreto per salvarla...

 

È difficile trovare qualcosa di utile e positivo da dire riguardo a Taken. Per questo prima di partire con le criticità pesanti direi di cominciare con quelle più leggere: Taken è un film francese, diretto da Pierre Morel (noto per l’esordio Banlieue 13 del 2004) e soprattutto prodotto da Luc Besson, che mette le mani in pasta anche nella sceneggiatura. Di qui l’ovvia constatazione del fatto che siamo di fronte ad un’americanata d’azione, secondo l’impresa decisa a suo tempo dalla vecchia volpe Besson, nel tentativo di svecchiare, rivitalizzare e soprattutto spettacolarizzare un po’ un cinema spesso troppo ancorato ad un dramma da camera o ad un certo modello di commedia più o meno artistica.

Con Taken però si esagera decisamente. Al di là della trama alla Commando (proprio quello con Arnold Schwarzenegger sì!), decisamente deprecabile per la sua esagerata semplicità e banalità, non si comprende come sia stato possibile che Morel si sia lasciato andare ad una rappresentazione così piatta e scarica di contenuti non dico artistici, ma anche solo emotivi e sentimentali (su cui pur si poteva tentare una ricerca minima visti i non pochi pretesti).

Ne esce fuori un thriller non tanto freddo (epiteto che è più giusto lasciare a chi certe cose le sa davvero fare, vedi l’ultimo Cronenberg de La promessa dell’assassino), ma meccanico e piatto, privo di una benchè minima autorialità (non chiedevamo mica per forza un Johnnie To ma almeno qualcosina sullo stile di un qualsiasi Greengrass alle prese con un qualsiasi Bourne…) che non sia un perpetuare sterile di un certo cinema d’altri tempi alla Die Hard, del tutto superato perfino dalle ultime memorabili performance dello stesso nonnetto Willis (ma anche da memorabili trashate come Wanted, Shoot’em up e naturalmente l’inarrivabile Crank che ha rivoluzionato il modo di fare cinema d’azione…).

Se vi piacciono gli sparatutto misto arti marziali misto “non c’è un attimo di tregua” e non avete particolari esigenze cinematografiche Taken potrà anche essere un filmetto adatto per una sera smorta e faticosa da affrontare. Certo per chi cerca il “buon” cinema sappia che altrove c’è senz’altro di meglio, e che non ci si può accontentare di un sia pur impeccabile Liam Neeson, che nonostante tutto riesce a fare la sua discreta figura con un’interpretazione asciutta e secca adatta al taglio complessivo scelto (a mio avviso sbagliato, ma non certo imputabile a lui!). Besson, Besson, quand’è che tornerai a fare il vero Besson?

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mirkomani alle 21:30 del 6 febbraio 2013 ha scritto:

questa recensione fa schifo.

Peasyfloyd, autore, alle 21:40 del 6 febbraio 2013 ha scritto:

lo riferirò all'autore

alejo90 alle 10:49 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

è il recensore più scarso della redazione, ci fa vergognare tutti, guarda...

alexmn alle 11:27 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

ale mi hai anticipato, stavo per scriverlo io.

Peasyfloyd, autore, alle 11:38 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

ahahahah