Fantasie di una tredicenne regia di Jaromil Jire
AvventuraLa tredicenne Valerie, orfana che vive con la nonna, è minacciata da un vampiro che la vuole tutta per sé e che trasformerà il borgo boemo nel quale vive, in un luogo non più sicuro per lei.
La tredicenne Valerie, orfana boema dell’Ottocento che vive con la nonna, scopre che, con il matrimonio di una sua compaesana, è arrivato nel borgo in cui vive anche un inquietante vampiro. In lui, la nonna riconosce un suo vecchio amante e, quando anche l’anziana cederà alla seduzione di giovinezza eterna del non-morto, sarà costretta a difendersi non solo dal pericoloso nuovo arrivato, ma persino dalla nonna e da alcune brutte figure che vorrebbero corrompere la sua innocenza, fra i quali spicca l’immancabile e vizioso sacerdote.
Ad aiutarla, il servo del vampiro, unico ad amarla sinceramente. Sulla falsariga di "Alice nel Paese delle Meraviglie" (non per niente il titolo inglese dell’opera è Valerie and Her Week of Wonders), il regista Jaromil Jireš (Lo scherzo), esponente della Nová vlna, la nouvelle vague cecoslovacca, compone una storia fantastica dal fondo erotico, avvolta in un candore quasi fiabesco che è perfettamente in equilibrio con le ombre di alcuni lugubri elementi.
Esaltate al massimo dalla bellissima colonna sonora di Luboš Fišer (originariamente, a concepire le musiche del film, doveva essere il compositore Jan Klusák, che però qui preferì limitarsi a recitare), regia e sceneggiatura offrono una (in)credibile e incantevole atmosfera a quella che è una simbolica storia di crescita sessuale e, per questo, supercensurata in tanti Stati del mondo (Italia compresa), soprattutto nelle scene di nudità della piccola protagonista.
Il film è tratto da un romanzo Anni Trenta per ragazzi di Vítězslav Nezval, scrittore surrealista e d’avanguardia e ne raccoglie tutte le metafore e le simbologie, a volte anche legate alla tradizione boema.
Uno dei film più enigmatici e bizzarri del cinema.
Tweet