A Locarno 69 - Aspettando il festival

Locarno 69 - Aspettando il festival

Preceduto da due proiezioni gratuite, quella de Lo chiamavano Trinità il 31 Luglio, in onore del recentemente scomparso Bud Spencer, seguita il 2 Agosto da un lungometraggio dedicato all’eroica costruzione della prima galleria del San Gottardo, il Festival del film di Locarno inaugurerà la sua 69a edizione il 3 Agosto e allieterà i palati del pubblico più esigente per dieci giorni ricchi di emozioni, cultura e attività aggregative. Quest’ultime saranno offerte dal villaggio ufficiale del festival: laRotonda 2016, in cui sarà possibile intrattenersi con l’animazione musicale curata da Rete Tre della RSI con DJ-sets, musical dal vivo e silent party ogni sera. In questo che è diventato negli anni uno dei punti di ritrovo più popolari dell’evento, sarà possibile anche scoprire le ultime tendenze in materia di produzioni che sfruttano la tecnologia Virtual Reality.

La 69a edizione del Festival del film di Locarno, che ci viene descritta come “poetica, politica e visionaria” sarà dedicata ad altri due nomi del cinema che ci hanno recentemente lasciati: Michael Cimino, Pardo d’Onore lo scorso anno e Abbas Kiarostami, non solo regista, ma artista iraniano a tutto tondo, che verrà omaggiato dal festival con la presentazione del laboratorio concepito dal cineasta di Teheran a Cuba (proiezione di sette cortometraggi che dialogano con il suo ultimo lavoro).

Questa edizione renderà omaggio anche a due attrici d’eccezione, due protagoniste del cinema di ieri: Stefania Sandrelli, che proprio quest’anno ha festeggiato il suo settantesimo compleanno e i suoi cinquantacinque anni di carriera, e Jane Birkin, attrice e cantante britannica, resa icona di eleganza e trasgressività degli anni Sessanta da Michelangelo Antonioni con Blow Up.

<<Consapevole della forza seduttrice insita nel suo corpo e nella sua voce, capace di giocare tra innocenza e malizia, Stefania Sandrelli non solo ha dato vita a personaggi indimenticabili, ma ha incarnato un modello di donna che, senza rompere con il passato, è perfettamente in grado di raccogliere le sfide della modernità>> (Carlo Chatrian, Direttore Artistico del festival)

All’attrice italiana sarà consegnato in Piazza Grande, Venerdì 5 Agosto, il Leopard Club Award 2016. Quest’omaggio sarà accompagnato dalla proiezione del film Il Conformista di Bernardo Bertolucci e da una conversazione con il pubblico.

<<Capace di incendiare i fotogrammi con la sua presenza, di declinare il termine seduzione in un senso originale, di essere alla moda pur essendo a lato delle mode, Jane Birkin ha dato vita a personaggi che restano impressi per quella singolare nota di innocenza perduta che sempre vibra in lei>> (Carlo Chatrian, Direttore Artistico del festival)

L’omaggio che Locarno dedica alla Birkin nasce dalla presenza dell’attrice nel ruolo di Elise LaFontaine in “La Femme et le TGV” di Timo von Gunten (Svizzera, 2016), cortometraggio in concorso nella sezione Pardi di Domani.

Il Pardo d’Onore andrà all’artista cileno Alejandro Jodorowsky, il cui ambito d’azione scavalca i confini del cinema, mentre l’Excellence Award va a un attore la cui filmografia va da fortunati blockbuster a film d’autore, da commedie a serie televisive, Bill Pullman.

La Piazza Grande prevede 16 titoli, di cui due dedicati alla storia del cinema, mentre sono 17 le opere comprese nel Concorso Internazionale, tutte naturalmente in prima mondiale. Di queste, ben otto portano la firma di una regista donna. Il Concorso Cineasti del presente comprende 15 opere, di cui 13 in prima mondiale, la giuria chiamata a valutarli sarà capitanata da Dario Argento. La sezione competitiva Pardi di domani conta ben 40 cortometraggi. Felicemente prosegue anche il cammino di Signs of Life, quest’anno la sezione raggruppa 8 titoli tutti in prima mondiale, firmati da registi provenienti da Stati Uniti, Siria, Serbia e Israele. La sezione Fuori concorso accoglie fra i molti anche l’opera prima “L’Amatore”, ritratto dell’architetto milanese del ventennio fascista, Piero Portaluppi, con Giulia Lazzarini e la scrittura di Antonio Scurati, e il documentario di Valeria Bruni Tedeschi e Yann Cridian “Une jeune fille de 90 ans”.

Il Festival del film di Locarno non si smentisce, mantiene intatta la sua ambizione di scavalcare frontiere e si dimostra come sempre libero e indipendente dando spazio alle cinematografie meno note e a registi emergenti. Questo è ciò che da sempre fa di Locarno un festival di avanguardia, visionario e controcorrente. Il concorso internazionale conta titoli che vengono da Portogallo, Argentina, Stati Uniti, senza dimenticare i concorrenti bulgari e tailandesi. Tra gli ospiti ricordiamo Mario Adorf, attore italo-tedesco, i francesi Bastien Bouillon e Louis Garrel, Roger Corman, celebre produttore e regista statunitense, Edgar Reitz, cineasta tedesco famoso per l'acclamata serie di Heimat, Ken Loach, fresco di Palma d’Oro al Festival di Cannes per “I, Daniel Blake”, l’egiziano Yousry Naseallah e Kiko Goifman, regista brasiliano. 

La giuria ufficiale del Festival non sarà la sola ad attribuire i premi. Durante i dieci giorni di proiezioni, anche il pubblico presente in Piazza Grande sarà chiamato a valutare i film visti per designare il vincitore del “Prix du public UBS”.

A RomaMilano sarà possibile vedere in anteprima, in lingua originale con sottotitoli italiani, una qualificata selezione del 69° Festival di Locarno, grazie a l’ANEC Lazio (Il Cinema attraverso i Grandi Festival) e l’AGIS lombarda (Le vie del cinema).

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