Cannes 2012
Dici Festival, dici Cannes. Dici Cannes, dici Cinema.
Tutti gli appassionati della settima arte sanno, infatti, che ogni anno da quasi settant’anni, a maggio, si rinnova l’appuntamento con il più importante Festival del cinema del mondo.
E non ce ne voglia il più anziano Festival di Venezia, ma da ormai parecchie edizioni il festival francese rappresenta la punta di diamante di questo genere di manifestazioni: la Palma d’Oro è di certo il premio più ambito (per certi versi anche più degli Oscar), sulla Croisette sfilano le più importanti star internazionali e i film che escono da Cannes sono solitamente garanzia di assoluta qualità artistica.
A dimostrarlo, oltre ai registi importantissimi che hanno scelto Cannes per presentare le loro ultime opere (solo per citare quelli dell’ultima edizione Malick, Moretti, Sorrentino, Almodovar, Von Trier, Dardenne, Allen, Kaurismaki), va citato l’assoluto prestigio dei nomi scelti come presidenti di giuria, chiamati a selezionare i film vincitori della Palma d’Oro e degli altri premi (miglior attore, attrice, sceneggiatore, regista e il Gran Premio della Giuria). Tanto per citarne alcuni tra gli ultimi: Robert De Niro, Tim Burton, Sean Penn, Wong Kar Wai, Quentin Tarantino.
Quest’anno a presiedere la giuria sarà l’italiano che più di ogni altro ha lasciato la sua impronta sulla Croisette. Stiamo parlando di Nanni Moretti, che può vantare il premio per la miglior regia 1994 con Caro Diario e soprattutto la Palma d’Oro 2001 con La stanza del figlio (a questo proposito Moretti ama citare la scherzosa minaccia di morte ricevuta in quell’occasione da David Lynch, anche lui in concorso quell’anno con il suo Mulholland Drive).
Passando alle pellicole in concorso quest’anno, il Festival si aprirà il 16 maggio con Moonrise Kingdom di Wes Anderson, mentre nei giorni seguenti, fino al 27 maggio, saranno presentati (cito i più importanti e attesi) Cosmopolis di David Cronenberg, Reality di Matteo Garrone, The Angel’s Share di Ken Loach, Vous n’avez encore rien vu di Alain Resnais, Like someone in love di Abbas Kiarostami, Amour di Michael Haneke.
Grande attesa c’è anche per alcuni film che saranno presentati fuori concorso, su tutti spiccano quelli di due maestri che hanno fatto la storia del cinema italiano: Bernardo Bertolucci è tornato infatti alla regia dopo 10 anni per quello che, a suo dire, sarà il suo ultimo film: Io e te, tratto da un romanzo di Niccolò Ammaniti; e poi c’è la cosiddetta “proiezione di mezzanotte” in anteprima di Dracula 3D, il primo horror italiano in tre dimensioni, firmato dal grande Dario Argento.
Ma il festival non si esaurisce qui. Parallelamente a quella principale, si svolgeranno altre quattro rassegne dedicate a giovani autori, o comunque a opere interessanti ma meno blasonate: Un Certain Regard, che quest’anno sarà presieduta dall’attore inglese Tim Roth; la Semaine internationale de la critique, organizzata dal sindacato francese della critica cinematografica e dedicata alla scoperta di nuovi talenti, che infatti nella propria selezione presenta solo opere prime e seconde; la Quinzaine des Relisateurs e il concorso Cinefondations e Cortometraggi, che quest’anno sarà presieduto da Jean-Pierre Dardenne.
Insomma, anche quest’anno ne vedremo delle belle!
Un’ultima nota: all’interno del Festival, nella sezione Cannes Classique, c’è molta attesa per l’annunciata presentazione di una versione restaurata del capolavoro di Sergio Leone C’era una volta in America, con l’aggiunta di oltre mezz’ora di scene inedite che il grande regista aveva tagliato all’ultimo momento dalla pellicola.
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