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7/10

The Pervert's Guide To Ideology regia di Sophie Fiennes

Documentario
recensione di Barbara Scalco

Un buffo ed ironico atto d' accusa contro la società moderna, un viaggio attraverso il cinema e le sue metafore.

Slavoj Zizek è un filosofo e psicanalista Sloveno che, tramite The pervert's guide to ideology cerca di attaccare in modo ironico ma senz'altro provocatorio l'attuale stile di vita e il concetto di “Ideologia”.

Attraverso un sistema tutt'altro che convenzionale Zizek espone ironicamente le sue idee. Letteratura e cinema sono i termini di paragone tramite i quali cerca di semplificare le sue spiegazioni, velate fra l' altro di un certo sarcasmo reso ancor più buffo da un'espressività che sfiora il comico. Sono molte dunque le pellicole che vengono citate, prima fra tutte una pellicola del 1988 di John Carpenter: Essi vivono, nella quale il protagonista trova una scatola di occhiali che una volta indossati riescono a farti leggere i messaggi subliminali nascosti dietro a cartelli pubblicitari e slogan. É questo in ultima quello che Zizek si propone di fare attraversando fisicamente molti altri set cinematografici come quello di Arancia meccanica ( Stanley Kubrick, 1971 ), Lo squalo ( Steven Spielberg, 1975 ), Taxi Driver ( Martin Scorsese, 1976 ) e molti altri.

Le sue accuse sono dirette al consumismo, ai paradossi della nostra contemporaneità, sono dirette all'ipocrisia di molte società ideatrici di prodotti che quotidianamente utilizziamo. La volontà di Zizek sembra essere quella di risvegliare lo sguardo della popolazione di fronte ai messaggi che giorno dopo giorno la pubblicità ci propone e ci invita a leggere quello che potrebbe ed è effettivamente nascosto dietro a tutto questo.Pone inoltre sotto accusa uno stile sbagliato, la maniera fredda e troppo spesso passiva con la quale genrazione dopo genazione viene intesa la vita. Non ci sono più ideologie forti che spingono l'uomo a lottare per qualcosa, per dei valori, per delle idee considerate fondamentali, l'unico compito che il mondo attuale sembra proporci è quello di godere il più possibile dei piaceri cha ci propone e ci mette a disposizione.

The pervert's guide to ideology potrebbe anche essere inteso come il sequel di un precedente documentario: “The pervert's guide to cinema”, diretto e prodotto anche quest'ultimo da Sophie Fiennes.

Nel complesso la pellicola risulta interessante, non solo per i temi trattati ma anche per la modalità in cui questi temi vengono analizzati, un modo ironico e divertente per diffondere un pensiero che potrebbe altrimenti risultare di difficile comprensione.

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