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6/10

20 Anni di Meno regia di David Moreau

Commedia romantica
recensione di Barbara Scalco

Alice è una bella donna, 38 anni, una figlia adolescente ed un lavoro da non perdere presso la famosa rivista "Rebel". Balthazar è uno studente alla facoltà di architettura, dolce ma estremamente ingenuo. Il casuale incontro fra i due farà scoccare la scintilla d'amore per il timido studente e darà l'occasione ad Alice di ottenere il posto sperato alla redazione. Le loro strade finiranno per incrociarsi, ma prendendo una direzione del tutto imprevista.

Dopo il clamoroso successo avuto con il debutto della sua prima pellicola horror "Them" e il progetto americano altrettanto horror "The Eye" con Jessica Alba, il giovane regista David Moreau sembra voler affrontare il lato opposto del mondo fino ad ora rappresentato. Che sia per sfida o per la volontà di non rimane infangato in un solo genere fin dagli esordi, quello che conta è che, prese le distanze dall'inseparabile Xavier Palud, Moreau sceglie come obiettivo la commedia romantica.

"20 anni di meno" si propone al pubblico come una pellicola leggera ed ironica, sembra quasi che il giovane regista voglia prendersi gioco della società esagerando fino al clichè le caratteristiche di alcuni personaggi. In particolare viene messo sotto i riflettori il mondo subdolo e intrigante al tempo stesso che vive attorno alle riviste di moda, pullulante di personaggi costretti spesso a modellare ipocritamente la propria immagine scegliendo di apparire come delle icone piuttosto che rappresentare se stessi.

Alice (Virginie Efira) rappresenta in qualche modo l'esempio vivente di come questo lavoro possa involontariamente incidere eticamente e moralmente sulle scelte di una persona, disposta a tutto pur di non lasciarselo scappare e nella frustrante condizione di dover scegliere fra ciò che è giusto e sbagliato. Alice dunque è la classica donna in carriera, single ma con figlia a seguito, accusata di aver perso quello spirito ribelle necessario a colei che dovrà rappresentare la famosa rivista.

Balthazar (Pierre Niney) è l'esatto opposto, rappresenta l'immagine della sincerità e dell'innocenza, ed è proprio per questo che risce a conquistare fin dalle prime inquadrature la totale simpatia del pubblico.

Classica commedia di stampo sentimentale "20 anni di meno" sembra funzionare proprio per la sua simpatia e per la curiosità che suscita nel raccontare una storia d'amore quanto mai insolita ed abbastanza surreale.

 

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