V Video

R Recensione

8/10

Vacanze al Mare regia di Ermanno Cavazzoni

Documentario
recensione di A. Graziosi

Dall’incontro tra le immagini dell’Archivio Nazionale del Film di Famiglia - Home Movies e la penna di Ermanno Cavazzoni nasce questa stravagante storia delle vacanze estive degli Italiani. Giocando sul fraintendimento, l’errore e l’ovvietà, Cavazzoni racconta un secolo di villeggiature al mare attraverso la lente straniata del reperto, offrendoci un ritratto dell’umanità balneare comico e irresistibile.

 

Presentato in concorso all'8° Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione ProspettiveDoc Italia, Vacanze al mare è un film documentario ideato, scritto e diretto da Ermanno Cavazzoni, scrittore e sceneggiatore del suggestivo La Voce della Luna, l'ultimo film di Federico Fellini.

Si tratta di un'operazione semplice e geniale allo stesso tempo: la volontà iniziale è quella appunto di valorizzare questo piccolo grande patrimonio costituito appunto dai filmati di vacanze degli italiani che attraversano temporalmente tutto il ventesimo secolo, ma il risultato raggiunto è davvero esilarante, grazie alla prospettiva ironica, demistificante e antropologica dell'autore e della sua voce narrante. Da una questione/abitudine che sembra estremamente banale e scontata nel nostro bel paese scaturisce un ritratto molto sardonico dell'uso che comunemente si fa delle tante agognate ferie, che possono finire comicamente con l'essere insopportabili anch'esse e non vedere l'ora che finiscano, così come sono arrivate...

Partendo dal tipo di audiovisivo “più noioso per eccellenza”, quello appunto delle riprese amatoriali delle vacanze, Vacanze al mare riesce ad annoiare mai, poiché la voce e le musiche agiscono come se si trattasse di un occhio non contemporaneo a guardare, un occhio di un antropologo o "entomologo degli esseri umani" del futuro, il quale si ritrova a cercare di comprendere a posteriori il senso di determinati comportamenti umani nel novecento, e come documenti per giudicare ha solamente questi filmati. Perché tutta questa gente che si accalca come vermi su una lingua di spiaggia? Perché stanno scavando delle buche? Perché stanno assorbendo come lucertole pericolosi raggi ultravioletti a tutto spiano, sottoponendosi a questa tortura tipica solo del ventesimo secolo? Le risposte ironicamente trovate fanno di volta in volta sorridere, ridere e riflettere.

La seconda parte di Vacanze al mare è dedicata soprattutto ad una buffa analisi del corteggiamento umano in villeggiatura ed è in questa parte che si toccano le punte più acute di nostalgia e malinconia, con grande poeticità, quando dalle luci lampeggianti, ammiccanti e illusorie dei cartelloni notturni, che promettono divertimento, si passa alla luce silenziosa dell'alba e ad un mare che somiglia maggiormente a quello del passato, sicuramente meno abusato, più vero, naturale e sensato nella sua bellezza, della quale si poteva godere liberamente e senza il tour de force vacanziero contemporaneo.

V Voti

Voto degli utenti: 8/10 in media su 1 voto.
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.